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Quali sono i benefit di welfare aziendale più efficaci e diffusi?

Scritto da Sodexo Benefits | 23.07.20

Sono sempre più le aziende che scelgono di sostenere i propri collaboratori integrando iniziative e benefit di welfare aziendale. Tra le ragioni, troviamo una crescente consapevolezza di quanto le misure mirate e personalizzate supportino concretamente la qualità della vita e generino un circolo virtuoso che coinvolge motivazione e performance.

Continua a leggere l’articolo per scoprire i benefit più diffusi in Italia e approfondire i vantaggi per imprese e collaboratori.

Guida ai benefit di welfare aziendale più desiderati e apprezzati

Negli anni, le misure a sostegno del benessere si sono rivelate strategiche per migliorare i livelli di soddisfazione e incrementare le performance. Se gli effetti positivi delle misure di welfare aziendale sono noti, va detto che spesso scegliere i benefit adatti ai collaboratori può risultare complesso.

L’obiettivo di questo articolo è fornire una guida pratica, per conoscere tutti gli strumenti a disposizione delle imprese che desiderano offrire ai collaboratori soluzioni davvero efficaci. Ci aiuterà anche una recente indagine IPSOS che ha analizzato l’offerta di benefit nelle aziende italiane, individuando i più diffusi e apprezzati.

Al primo posto della classifica dei benefit più utilizzati troviamo, con una percentuale del 70%, i buoni pasto.

Si tratta di una soluzione che, complici anche gli aggiornamenti normativi degli ultimi anni, offre ampia libertà di scelta ai beneficiari; questo benefit può essere utilizzato per prodotti alimentari pronti al consumo presso gli esercizi commerciali che li accettano.

Le attività che possono aderire al circuito e accettare i buoni pasto sono state stabilite dal Decreto MiSE del 2017 che, a partire da quell’anno, ha incluso nella categoria anche i punti vendita della GDO, assicurando in questo modo un sostegno concreto alle scelte alimentari più sane ed equilibrate.

Negli ultimi anni, il buono pasto si è evoluto, seguendo le tendenze della trasformazione digitale e confermandosi uno strumento efficace, capace di rispondere alle esigenze più diverse. La versione elettronica del buono pasto, ad esempio, accoglie le richieste di collaboratori più digitalizzati in un formato pratico e comodo.

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Anche chi lavora in modalità agile può avere a disposizione il benefit del buono pasto, salvo accordi integrativi che escludano espressamente il collaboratore in smart working al godimento del benefit, come chiarito da una circolare pubblicata sul sito di ANSEB.   

Tornando agli altri benefit di welfare aziendale più apprezzati, ottengono le prime posizioni i servizi a sostegno della famiglia (per il 59% degli intervistati da IPSOS), quelli legati al benessere personale (54%) e allo shopping (52%).

Le iniziative che supportano la qualità della vita dei collaboratori riservano vantaggi imperdibili, sia per i collaboratori, sia per le imprese.

Il buono acquisto è un tipo di benefit versatile che può essere utilizzato presso un’ampia gamma di esercizi commerciali e piattaforme eCommerce e soddisfare così le esigenze più diverse.

Pass Shopping, ad esempio, può essere utilizzato come benefit di welfare aziendale anche per rispondere alle disposizioni dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro che li prevedono; è esente da tassazione fino al valore di € 258,23 - come previsto dall’Art. 51 comma 3 del T.U.I.R. - per periodo d’imposta per collaboratore e non concorre alla formazione di reddito da lavoro.

Non solo, il buono spesa è anche un'ottima idea regalo, per le occasioni speciali o le feste natalizie, ma anche per premiare e incentivare le performance.

Ma non è tutto: le Leggi di Stabilità del 2016 e del 2017 hanno introdotto importanti novità che riguardano la possibilità per i collaboratori di richiedere la conversione dei premi produttività in servizi e benefit di welfare aziendale, laddove tale opzione sia espressamente prevista dal contratto .

Rispetto all’erogazione della somma in busta paga, la conversione in servizi e benefit di welfare si rivela vantaggiosa, perché non prevede alcuna forma di tassazione, compresa l’imposta sostitutiva dell’IRPEF agevolata al 10%. Quest’ultima, ricordiamo, è applicata alle somme riconosciute per la partecipazione agli utili dell’impresa entro il limite massimo di 3000 euro, per un reddito massimo da lavoro dipendente percepito nell’anno precedente pari a 80.000 euro.

Con questa soluzione, le imprese hanno l’opportunità di mettere a disposizione dei collaboratori un contributo concreto, abbattendo il cuneo fiscale e ottimizzando anche i costi del personale, grazie ai benefici previsti.

Nell’articolo di oggi, abbiamo analizzato i benefit di welfare aziendale più diffusi e apprezzati, approfondendo in particolar modo le soluzioni più adatte per soddisfare i collaboratori e, allo stesso tempo, ridurre i costi aziendali.

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