Quali sono le quote che non concorrono alla formazione del reddito di lavoro? Quali sono i benefici per i collaboratori e le aziende? Tutte le risposte in questo articolo.
Il testo di legge dello Stato italiano, approvato negli ultimi giorni di dicembre 2019, ha previsto una modifica alle soglie di defiscalizzazione per i buoni pasto elettronici e cartacei.
L’obiettivo di questa pagina è offrirti un approfondimento sui seguenti argomenti, puoi cliccare quello di tuo interesse dall'elenco per passare direttamente al paragrafo dedicato.
L’aggiornamento della normativa avvenuto con la Legge di Bilancio 2020 ha riguardato il regime fiscale dei buoni pasto, disponendo i nuovi tetti di defiscalizzazione.
Per quanto riguarda il formato elettronico, la quota che non concorre alla formazione del reddito da lavoro e quindi non sottoposta a imposizione fiscale sale a 8€ (dai 7€ precedenti la Legge di Bilancio 2020).
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Per i buoni pasto cartacei la Legge di Bilancio 2020 ha invece ridotto a 4€ (dai 5,29€ precedenti l’aggiornamento) la quota non sottoposta a tassazione.
L’obiettivo dichiarato del Governo, già visibile dalle prime indiscrezioni trapelate a proposito del disegno di legge di Bilancio per il 2020, è l’incentivo all'utilizzo di strumenti elettronici e i buoni pasto non sono stati esclusi dagli aggiornamenti.
Analizziamo i vantaggi a disposizione delle imprese nel prossimo paragrafo!
Con l’innalzamento a 8€ della soglia di deducibilità dei buoni pasto elettronici, le aziende hanno l’opportunità di mettere a disposizione dei collaboratori un contributo maggiore a sostegno di scelte alimentari più sane, senza dovere fare i conti con la tassazione del reddito da lavoro.
La digitalizzazione del circuito dei buoni pasto consente di ridurre l’impatto (anche ambientale, per le aziende che mirano a una maggiore sostenibilità dei processi interni) dell’aspetto logistico di spedizione e consegne dei tagliandi cartacei.
Chi si occupa delle pratiche gestionali dell’amministrazione del personale, potrà dedicare molto più tempo alle attività strategiche, non dovendo prevedere orari di consegna dei buoni pasto ai colleghi né la preparazione degli imballi per le spedizioni in sedi distaccate o la riconsegna dei buoni prossimi alla scadenza.
Innanzitutto, il valore facciale di 8€ giornaliero per i buoni pasto elettronici è un contributo concreto per i collaboratori che trovano in questo benefit estremamente pratico un sostegno notevole in aggiunta alla loro retribuzione.
Non concorrendo alla formazione di reddito da lavoro, inoltre, si tratta di una soluzione che non impatta sul calcolo di detrazioni o eventuali bonus fiscali.
Il formato elettronico dei buoni pasto ricorda quello di carte di credito e bancomat, per cui la praticità si estende al ridotto ingombro nel portafogli, un vantaggio non da poco, soprattutto per chi in pausa pranzo preferisce portare con sé solo quello, lasciando in ufficio borse porta computer o zaini.
Il servizio di buono pasto elettronico offerto da alcuni provider può essere anche predisposto per l’integrazione semplificata con altre tessere come il badge aziendale, andando incontro all'esigenza di limitare il numero di card previste per ciascun collaboratore.
Da un punto di vista di tracciabilità e sicurezza, i buoni pasto elettronici sono facilmente monitorabili accedendo al portale dedicato, oltre che semplici da custodire e quindi meno deteriorabili della versione cartacea.
Grazie alle app e ai portali accessibili tramite password, i collaboratori hanno a disposizione servizi utilissimi, ad esempio:
E proprio all'utilizzo dei buoni pasto è dedicato il prossimo paragrafo, scopri di più!
Il Decreto MISE n. 122 del 7 giugno 2017, in attuazione dell’articolo 144, comma 5, del D. Lgs n. 50/2016, ha stabilito che i buoni pasto possono essere accettati, esclusivamente per prodotti alimentari pronti al consumo, dalle seguenti categorie di esercenti:
Secondo quanto disposto dal Decreto 122/2017, i buoni pasto - sia cartacei che elettronici - non sono convertibili in denaro e non possono essere ceduti a terzi.
La normativa attualmente in vigore consente la cumulabilità e l’utilizzo fino a 8 buoni pasto.
Il formato elettronico è stato oggetto di una maggiore incentivazione da parte del Governo, con la Legge di Bilancio 2020, anche per agevolare il rispetto della normativa che ne impedisce la cessione.
I collaboratori che hanno a disposizione i buoni pasto elettronici, quindi, possono utilizzarne fino a 8 contemporaneamente, per prodotti alimentari pronti al consumo, quindi freschi o già preparati.
Le aziende che scelgono di passare dal buono pasto cartaceo a quello digitale, ad esempio, hanno l’opportunità di mettere a disposizione dei collaboratori un valore defiscalizzato raddoppiato, una soluzione certamente efficace anche per incentivare, motivare e premiare le performance!
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Il buono pasto elettronico rappresenta perfettamente la trasformazione digitale all’interno dello schema dei benefit aziendali più apprezzati dai collaboratori e dalle aziende che hanno la possibilità di mettere a disposizione un’ampia libertà di scelta per la pausa pranzo, in alternativa alla mensa.
L’analisi delle esigenze e degli aspetti fiscali è fondamentale per raggiungere l’obiettivo di soddisfare e fidelizzare i propri talenti, ecco allora che la scelta del partner si rivela strategica. Sodexo è a tua disposizione, offrendoti una consulenza gratuita e personalizzata per aiutarti a scoprire tutte le soluzioni per la qualità della vita in azienda, clicca qui per prenotarla subito!