Nell'articolo di oggi confronteremo le due varianti, elettronica e cartacea, con un focus sui benefici fiscali per le imprese e i collaboratori.
Mettendo a disposizione i buoni pasto, le aziende hanno l’opportunità di offrire ai loro collaboratori ampia libertà di scelta e una soluzione su misura, a supporto della qualità della vita.
Uno degli effetti più interessanti riguarda l’incremento della motivazione e la diffusione di benessere organizzativo, alla base del raggiungimento di obiettivi ambiziosi.
Il benefit del buono pasto gode di vantaggi fiscali importanti e contribuisce a ridurre i costi aziendali. A questo proposito, è bene conoscere le novità della Legge di Bilancio 2020 che risultano davvero vantaggiose per le imprese che scelgono di introdurre questa soluzione.
Per quanto riguarda i buoni pasto, al centro del testo della manovra fiscale 2020 ci sono i tetti di defiscalizzazione di questo benefit che determinano i benefici per aziende e collaboratori. Ricordiamo che si tratta di quote che non concorrono alla formazione del reddito da lavoro e quindi non sono soggette a imposizione fiscale.
Nei prossimi paragrafi troverai nel dettaglio le differenze principali tra buono pasto elettronico e cartaceo, alla luce delle disposizioni aggiornate in materia.
Come abbiamo anticipato, la novità più importante della Legge Fiscale 2020 riguarda il valore delle quote che non concorrono alla formazione di reddito da lavoro; prevede l’abbassamento del tetto di esenzione per i buoni cartacei e il suo innalzamento per il formato elettronico.
Il passaggio al sistema elettronico è incentivato, di conseguenza le valutazioni di un’azienda rispetto alla soluzione da mettere a disposizione dei collaboratori possono cambiare, dovendo tenere conto anche degli effetti sui costi del personale.
Sui buoni pasto cartacei sono riportati il valore, la scadenza, il nome del titolare del tagliando e l’apposito spazio per la firma. Dopo l’ordine, la società emettitrice dei buoni spedisce i carnet all'azienda cliente che vengono distribuiti ai collaboratori, generalmente all'inizio di ogni mese. Se i buoni pasto vengono smarriti o si deteriorano, non è possibile recuperare il valore del buono.
La versione elettronica del buono pasto è una card fisicamente simile a un bancomat che riporta il nome dell’utilizzatore e una banda magnetica. Le card sono spedite una sola volta, all'attivazione del servizio, e possono essere ricaricate immediatamente dopo l’inserimento dell’ordine da remoto, anche in questo caso generalmente una volta al mese.
L’introduzione dei buoni pasto elettronici ha semplificato la gestione operativa, a partire dalla distribuzione ai colleghi: procedendo al caricamento mensile su ciascuna card da remoto, si ottimizzano tutte le procedure di ordine e distribuzione che coinvolgono l’amministrazione interna all'azienda.
Inoltre, il sistema elettronico consente di tracciare le attività e controllare movimenti e transazioni in tempo reale, a garanzia di una maggiore sicurezza.
Restano in vigore le norme stabilite dal Decreto MISE n.122 del 2017 che consente di utilizzare fino a 8 buoni pasto per transazione al giorno, presso le seguenti categorie di esercizi commerciali:
I vantaggi nell'utilizzo del buono pasto elettronico si concretizzano nell'estrema comodità del formato, leggibile dai POS degli esercenti convenzionati – facilmente individuabili quando il provider del servizio mette a disposizione app di localizzazione. Gli utilizzatori, non dovendo portare con sé il blocchetto cartaceo, hanno meno possibilità di smarrirlo o deteriorarlo. Qualora si verificasse una di queste situazioni, le card sono bloccabili.
Nell'articolo di oggi abbiamo analizzato le importanti novità che riguardano il buono pasto elettronico, focalizzandoci in modo particolare sulle differenze di defiscalizzazione rispetto al formato cartaceo. Trattandosi di benefit determinanti per supportare la qualità della vita dei collaboratori, è importante valutare attentamente tutti i vantaggi per le aziende e i loro collaboratori. Offrendo questa soluzione pratica e flessibile, le imprese hanno la possibilità di promuovere il benessere organizzativo a partire da un’alimentazione sana e bilanciata.
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