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Come superare le sfide nella gestione risorse umane

Scritto da Sodexo Benefits | 09.07.19

Oggi, una delle sfide più complesse nella gestione risorse umane è la capacità di migliorare la qualità della vita dei collaboratori. Non si tratta, semplicemente, di offrire una retribuzione adeguata alla formazione e alle responsabilità delle persone, ma di attivare una serie di iniziative dai vantaggi tangibili.

I benefit e le soluzioni di welfare aziendale supportano il dipartimento HR nella definizione dei piani per rispondere alle esigenze più diverse. Approfondiamo il tema nell'articolo di oggi.

Come ottimizzare la gestione risorse umane e migliorare il benessere dei collaboratori

La retribuzione è l’unica variabile decisiva per migliorare la qualità della vita dei collaboratori? Senza dubbio l’aspetto economico ha il suo peso; infatti, la ricompensa offerta è uno strumento competitivo nelle mani delle imprese perché permette ai dipendenti di realizzare progetti a lungo termine e ottenere maggiore indipendenza.

Se storicamente il rapporto tra il tempo dedicato al lavoro e il salario era anteposto ad aspetti relazionali e sociali, oggi possiamo dire che molto è cambiato. L’attenzione al work-life balance, al benessere organizzativo e al miglioramento delle performance, nel tempo, ha assunto un carattere globale, diventando una leva strategica fondamentale per fidelizzare i collaboratori e attrarre nuovi talenti.

Il ruolo dell’HR è fondamentale per determinare il clima e dimostrare l’attenzione dell’azienda nei confronti del benessere delle persone. Tra gli obiettivi della gestione risorse umane, troviamo anche la definizione degli strumenti adatti a creare un ambiente di lavoro collaborativo, consolidare le relazioni tra colleghi e dipartimenti e migliorare la motivazione. È chiaro quindi come la retribuzione economica non sia più il solo aspetto determinante per valutare il proprio ruolo in azienda, ma faccia parte di un quadro più complesso, per cui la strategia HR deve comprendere anche la soddisfazione delle necessità.

Da dove cominciare per ottimizzare la gestione risorse umane?

La Direzione del Personale ha il compito chiave di assicurarsi che le misure attivate internamente supportino concretamente la vita quotidiana dei collaboratori; analizzare le ragioni che li spingono a lasciare l’azienda, ad esempio, può essere il primo passo per pianificare una strategia che pone il focus sulla riduzione del turnover e la capacità di attrarre i migliori talenti.

Prima di soffermarsi sugli strumenti a disposizione delle aziende, è opportuno fare un passo indietro. Qual è il collegamento tra benessere organizzativo, motivazione e performance? In che modo l’ambiente di lavoro determina la serenità dei dipendenti? Come abbiamo visto in questo articolo, il raggiungimento di obiettivi importanti è favorito da un clima aziendale sereno che premia i risultati e l’impegno quotidiano, ma non solo. Serenità e soddisfazione hanno un ruolo attivo nella creazione di un circolo virtuoso in cui la valorizzazione delle persone dà vita a un legame unico. Più l’azienda dimostrerà interesse al benessere organizzativo, maggiore sarà l’incremento della motivazione, il motore per definire obiettivi sempre più ambiziosi.

Come anticipato nella premessa di questo articolo, i benefit aziendali e le iniziative di welfare rispondono alle esigenze più diverse dei collaboratori e si rivelano strumenti indispensabili per bilanciare la vita privata e quella lavorativa. La promozione di servizi personalizzati favorisce il coinvolgimento, la condivisione di una cultura solida e il senso di appartenenza, elementi determinanti per migliorare le performance.

Il dipartimento HR svolge un ruolo cruciale nella definizione di un approccio su misura dedicato a ogni situazione; riconoscere i bisogni e attuare le misure adatte, tuttavia, richiede tempo e risorse. È consigliabile ascoltare le singole esigenze, per poi definire uno schema personalizzato, flessibile e capace di rispondere efficacemente ai bisogni più o meno comuni.

Un esempio concreto? L’azienda ha un ruolo fondamentale nella promozione di uno stile di vita sano e bilanciato, soprattutto durante i mesi estivi, dove si tende a mangiare meno e in modo più disordinato; attraverso l’introduzione dei buoni pasto, si contribuisce a migliorare la qualità della vita e il benessere fisico dei collaboratori.

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Molto spesso si tende a sottovalutare l’importanza di un’alimentazione variegata e ricche dei nutrienti essenziali nel rispetto degli impegni e delle scadenze. Mettere a disposizione dei collaboratori questo benefit supporta anche i momenti di condivisione tra colleghi, essenziali per migliorare le relazioni e il clima aziendale. Come abbiamo anticipato all’inizio di questo articolo, la retribuzione economica, sebbene non sia più l’unico elemento di rilievo per valutare un’offerta lavorativa, ha tuttora il suo peso. Mettere a disposizione dei collaboratori un benefit dedicato alla spesa alimentare riserva i suoi vantaggi, come la possibilità di gustarsi un pranzo salutare anche in ufficio!

La gestione risorse umane comprende, tra le molte responsabilità, anche l’assicurare un clima lavorativo sereno e collaborativo. Per farlo, è fondamentale conoscere i propri collaboratori e superare l’idea che la retribuzione sia l’unica variabile decisiva per attrarli e trattenerli. Le aziende devono dare vita a un circolo virtuoso nel quale più elementi si connettano tra loro per valorizzare le persone e rispondere alle singole esigenze.

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