Di cosa si tratta? E quali sono i vantaggi per le imprese e per i collaboratori? Scopriamolo nell’articolo di oggi!
Se i premi di produttività (o di risultato) erogati in busta paga sono soggetti a tassazione i premi convertiti in benefit o servizi di welfare prevedono la defiscalizzazione totale (con limite del premio di 3.000€ lordi annui e limite del reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente di 80.000€, tranne casi specifici).
Dunque, i collaboratori possono scegliere - qualora espressamente indicato nell’accordo - di ricevere il valore del premio di risultato in busta paga oppure di convertirlo in:
Nel caso in cui optino per la conversione in welfare, l’importo del premio non sarà soggetto ad alcuna tassazione o onere contributivo, né per gli stessi collaboratori, né per l’impresa.
Ai già noti vantaggi che derivano dall’attivazione di un piano di welfare aziendale - in termini di maggiori benessere, motivazione e soddisfazione a tutti i livelli, senza dimenticare i benefici fiscali previsti per le imprese e i collaboratori – la conversione in welfare dei premi di produttività aggiunge un ulteriore incentivo all’incremento delle performance.
Proprio come nel caso di un piano di welfare aziendale, anche la conversione in strumenti di welfare dei premi di produttività trova la sua migliore realizzazione nell’apprezzamento da parte dei collaboratori a cui è rivolto.
È dunque fondamentale che i benefit e i servizi messi a disposizione da parte delle imprese siano studiati e corrispondano alle effettive esigenze.
I buoni acquisto sono tra i benefit più apprezzati da collaboratori e aziende, soprattutto per la possibilità di immediata attivazione che consente di coglierne subito i vantaggi, anche nella nuova normalità lavorativa. Mettere a disposizione un benefit a sostegno concreto del potere d’acquisto è infatti una leva molto efficace nel contesto attuale.
Inoltre, è bene ricordare che la soglia di esenzione dei benefit aziendali è di 258,23 € per dipendente. Si tratta dunque di un’opportunità imperdibile di soddisfare i collaboratori, che continuano ad avere un’ampia libertà di scelta rispetto all’utilizzo dei buoni regalo, incentivando gli acquisti e sostenendo i commercianti.
A proposito di sostegno ai settori colpiti in modo maggiore dall’emergenza pandemica, come dimenticare i buoni pasto?
Oltre a rappresentare una soluzione efficace per incentivare, motivare e premiare le performance, il formato elettronico dei buoni pasto si adatta in modo preciso al nuovo contesto sempre più orientato alla flessibilità degli orari e alla possibilità di lavorare in modalità ibrida.
La pausa pranzo assume un ruolo ancora più strategico e i buoni pasto assicurano ai collaboratori la libertà di trascorrerla dove preferiscono, mangiando ciò che desiderano e sostenendo la ristorazione.
Riconoscere le performance, premiando e incentivando i collaboratori, è sempre più strategico e rappresenta una leva efficace anche per attrarre e trattenere i migliori talenti.
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