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Il ruolo della pausa pranzo nel miglioramento del clima aziendale

Scritto da Sodexo Benefits | 05.06.18

Sono sempre più numerose le aziende che hanno a cuore i propri collaboratori e scelgono di adottare iniziative per promuovere il benessere all'interno del clima organizzativo.

Nei piani corporate che promuovono la salute e gli stili di vita sani, non può mancare una considerazione particolare al momento della pausa pranzo, centrale non solo per le abitudini alimentari delle persone, ma anche per la condivisione di idee tra colleghi.  

Nelle prossime righe approfondiremo il tema, affrontando 2 interrogativi: 

  • Perché valorizzare il momento di pausa
  • Come migliorare la collaborazione e clima in azienda

La pausa pranzo: perché è così importante valorizzarla?

I dati diffusi in una ricerca Doxa commissionata da Sodexo Benefits & Rewards Services parlano di una quota del 13% di persone che rimangono connesse anche all'ora di pranzo e quindi consumano un pasto in pochi minuti; ma è addirittura il 18% degli intervistati a dichiarare di saltare il pranzo.

Da un punto di vista nutrizionale, non mangiare e quindi saltare un pasto nel corso della giornata è una delle prime abitudini da perdere quando si desidera perdere peso o restare in forma. Il deficit di cibo, infatti, non fa che comunicare all'organismo l’urgenza di mangiare di più e con voracità in occasione del pasto successivo.

Ecco perché la pausa per il pranzo non solo non andrebbe saltata, ma dovrebbe anche prevedere i giusti tempi. Mangiando troppo in fretta, il rischio è quello di fare aumentare il livello glicemico, a causa del glucosio che rimane nel sangue e dell’ormone dell’insulina a cui le cellule faticano a reagire.

I minuti che andrebbero dedicati al pranzo sono 15, come minimo, perché è dopo 20 minuti dall'inizio del pasto che avviene la percezione di sazietà.

Spostandoci invece più verso la qualità del cibo, che spesso va di pari passo con la quantità del tempo ad esso dedicato, le aziende che non prevedono il servizio mensa per le ragioni più disparate, dalla mancanza di spazi da adibire al locale mensa all'organizzazione delle attività su orari diversi che non consentono ai collaboratori di mangiare tutti allo stesso momento, possono contribuire a diffondere abitudini e stili di vita più salutari offrendo, ad esempio, i buoni pasto.

Questi benefit danno l’opportunità agli utilizzatori di passare una pausa pranzo di qualità e in totale libertà, scegliendo tra gli esercizi commerciali convenzionati con le società emettitrici. A questo proposito, in seguito alle disposizioni normative emanate dal Ministero per lo Sviluppo Economico nel 2017, la possibilità di scelta è pressoché illimitata, perché l’utilizzo del buono pasto è consentito sia presso ristoranti, bar e tavole calde che presso la grande distribuzione, i mercati, gli agriturismi o gli ittiturismi dove siano reperibili prodotti pronti al consumo.

L’obiettivo è quello di offrire una vasta gamma di scelta per andare incontro anche ai gusti più sofisticati e alle esigenze di chi soffre di allergie, intolleranze alimentari o semplicemente preferisce consumare solo cibi biologici, vegani o a chilometro zero.

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Non è solo l’aspetto della salute e delle abitudini alimentari a essere notevolmente sostenuto dall'offerta del benefit del buono pasto ai collaboratori da parte delle imprese; la pausa fuori dall'ufficio o in un’area break attrezzata, infatti, è un momento di condivisione fondamentale al miglioramento del clima aziendale. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Pranzare insieme: un’imperdibile occasione di convivialità tra colleghi

La prima vera e concreta esperienza di team building in azienda è sicuramente una pausa nella quale mangiare con i colleghi. Non parliamo solo di persone sedute vicino nello stesso open-space, ma anche di responsabili di dipartimento che hanno così l’occasione di comunicare con i propri collaboratori in un contesto informale e in una situazione più rilassata, oppure segretarie che sfruttano il break per avere il giusto tempo da dedicare alla discussione di argomenti importanti con l'imprenditore che affiancano. 

Mettersi in ascolto delle persone in un ambiente diverso dalla sala riunioni può essere utile a fare emergere temi che magari non avrebbero mai l’opportunità di essere trattati, ma anche suggerimenti per migliorare una procedura e nuove idee.

La promozione della creatività, il supporto allo sviluppo della leadership e dell’assunzione di responsabilità sono solo alcuni degli elementi cardine del benessere organizzativo, a sua volta indispensabile all'incremento delle performance.

Oltre alle proposte che emergono nel corso delle pause pranzo vissute in totale relax, che possono o meno portare un effettivo miglioramento nelle attività, è il morale a giovare davvero da questi momenti conviviali, perché i collaboratori si sentiranno coinvolti, gratificati e si identificheranno maggiormente con gli obiettivi aziendali.

Per alimentare il circolo virtuoso che comprende la motivazione, le performance e la gratificazione dei collaboratori, oltre al già citato buono pasto, i benefit a disposizione delle imprese sono molteplici: dai buoni shopping ai piani di welfare più strutturati che possono comprendere anche la creazione di spazi ricreativi (ad esempio le aree break o le palestre), per rendere l’ambiente di lavoro un luogo ideale dove passare del tempo di qualità.

Oltre che un diritto previsto dai contratti di lavoro, la pausa diventa una risorsa essenziale per il benessere e l’efficienza organizzativa.

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