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Migliorare il benessere organizzativo riconoscendo le performance

Scritto da Sodexo Benefits | 21.05.19
Con centinaia di studi e ricerche che dimostrano la correlazione tra performance, motivazione e benessere, sono sempre più numerose le aziende che si preoccupano di migliorare la qualità della vita dei propri collaboratori, anche al di fuori del solo contesto lavorativo. La serenità, infatti, non è determinata esclusivamente dal clima aziendale, ma anche e soprattutto dall'aspetto personale, dalle emozioni che riguardano tutte le persone.

In questo articolo, vedremo allora come attivare un circolo virtuoso in cui il benessere organizzativo e le performance si influenzino a vicenda.

Come migliorare il benessere organizzativo?

I piani di benefit che premiamo le performance sono un ottimo ed efficace incentivo per migliorare l’efficacia e generare quel benessere indispensabile a superare anche le sfide più complesse.

Oltre ad aiutare a puntare sempre al raggiungimento di obiettivi ambiziosi, infatti, il fatto di premiare le performance e, più in generale, i comportamenti positivi supporta la creazione di un ambiente di lavoro trasparente e l’incremento della soddisfazione dei collaboratori.

Come anticipato nella premessa di questo articolo, numerosi studi confermano il legame tra motivazione, performance e serenità delle persone, il che significa dare loro un ambiente sano e collaborativo in cui lavorare, ma anche occuparsi di rispondere ai loro bisogni da un punto di vista personale e familiare.

Per farlo, è essenziale ascoltare le esigenze di ciascuno, per poi mettere a disposizione uno schema di benefit personalizzato e su misura, capace di andare incontro ai singoli bisogni.

Oltre al vantaggio di premiare le performance, creando degli esempi positivi per tutti i collaboratori, mettere a disposizione benefit e servizi permette di migliorare la capacità di attrarre nuovi talenti e fidelizzarli, contribuendo anche alla definizione di un’immagine aziendale efficace.

Non è affatto banale ed è bene ricordare che sono i collaboratori ad avere a che fare nella maggior parte dei casi con i clienti di un’impresa, per cui la loro felicità sarà in grado di contagiare i clienti, contribuendo a fidelizzarli e aumentare i livelli di retention.

Se ci fermiamo a confrontare il costo di acquisizione di un nuovo cliente con le opportunità di upselling e cross selling che si generano con una buona strategia di fidelizzazione, è evidente che il benessere organizzativo non sia una semplice moda passeggera e che i suoi vantaggi si concretizzino in diverse aree di business. 

Quali sono gli altri vantaggi?

Se l’obiettivo dei programmi di incentivazione è di premiare le performance e diffondere benessere, l’effetto positivo arriva a rafforzare i valori e la mission aziendale.

Questi elementi, insieme alla cultura, sono essenziali per migliorare l’engagement, a sua volta alla base della motivazione e della soddisfazione dei collaboratori. La capacità di un’impresa di coinvolgere le persone è sempre più centrale nelle strategie, contribuendo a migliorare la collaborazione tra colleghi, i rapporti tra dipartimenti e le relazioni tra manager e team. 

La collaborazione è indispensabile per incrementare le performance; mettere a disposizione uno schema di benefit, comunicato in modo trasparente e che valorizzi le diversità, si rivela una leva strategica molto efficace per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.

La definizione dei target deve a sua volta seguire delle indicazioni precise; assegnando le responsabilità in modo equo e individuando le metriche per misurare le attività ongoing, l’azienda riuscirà a premiare le performance in modo da incentivare costantemente i collaboratori.

In generale, mettere a disposizione dei benefit è una dimostrazione concreta dell’attenzione di un’impresa nei confronti dei suoi collaboratori, dell’apprezzamento e del riconoscimento delle performance. Perché siano davvero efficaci, è necessario analizzare le esigenze in continuo mutamento, a seconda delle età, della seniority e delle situazioni personali.

Se, da un lato, ci sarà chi preferisce benefit che supportano il potere d’acquisto, come i buoni pasto o i buoni shopping, altri collaboratori con esigenze familiari specifiche potrebbero apprezzare i servizi di welfare come i voucher per il baby-sitting o l’assistenza agli anziani.

Per rispondere equamente a tutti i bisogni e avere successo nell'incremento di motivazione e performance, per un’azienda è importantissimo avere al proprio fianco un partner che si dimostri capace di analizzare le esigenze della popolazione e proporre una gamma di benefit flessibili, così come la possibilità di attivare un piano welfare più strutturato, sempre su misura.

La scelta di un fornitore che sia un vero e proprio partner a 360 gradi nell'ascolto delle esigenze, nella definizione delle proposte, nell'attivazione del piano, nella formazione e nell'assistenza ai collaboratori si rivela strategica e può davvero fare la differenza nel successo di questo tipo di iniziative.

Per le imprese, affidarsi a un consulente capace di individuare le possibilità di defiscalizzazione è un ulteriore opportunità di risparmio concreto che si aggiunge ai vantaggi evidenziati nel corso dell’articolo. 

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