All’interno di questo articolo, parleremo di welfare aziendale: definizione, impatto, vantaggi e modalità di attivazione.
Sono diverse le motivazioni che portano le imprese ad attivare programmi di welfare integrati e ad aggiornarli in modo regolare. Tra queste, troviamo la cultura aziendale, che ricordiamo essere l’insieme di valori e principi condivisa dall’organizzazione, con l’obiettivo di guidare strategie e dinamiche interne. Da un lato, la cultura condivisa aiuta a supportare i collaboratori nello sviluppo delle competenze; dall’altro, a valorizzare il benessere, anche in contesti di trasformazioni sociali, organizzative e tecnologiche. Un’altra ragione per cui le aziende scelgono di integrare misure di welfare è il legame tra benessere e performance che si rivela strategico per migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro e sostenere il raggiungimento degli obiettivi.
Infine, troviamo i vantaggi fiscali, ma tratteremo questo argomento in modo più approfondito nelle prossime righe, con un focus dedicato ai servizi di welfare.
Soffermarsi esclusivamente sui vantaggi economici non consente di comprendere appieno l’impatto del welfare sulle performance e le attività dell’azienda. Sono tre i principali effetti positivi del welfare, al netto dei vantaggi fiscali.
Come abbiamo anticipato, il benessere organizzativo è uno dei primi elementi che registrano segnali positivi. Tra gli indicatori per valutare l’impatto dei progetti di welfare sulla motivazione e la soddisfazione dei collaboratoti rispetto al loro ruolo troviamo:
Anche l’immagine aziendale trae grandi vantaggi dall’introduzione di servizi di welfare. Una brand identity forte, infatti, viene apprezzata dai collaboratori, ma non solo: anche i talenti in cerca di nuove opportunità di lavoro stimolanti saranno più attratti da un’azienda che ha a cuore la qualità della vita.
Performance, qualità del livello di servizio e ottimizzazione dei processi sono solo alcuni degli indicatori che determinano la capacità di raggiungere importanti obiettivi.
Prima di definire un piano di welfare integrato e completo, è necessario procedere con l’analisi delle esigenze dei collaboratori che comprende fattori quali:
Tali indicatori permettono di orientare la decisione verso le soluzioni più adatte.
Le aziende che hanno scelto di integrare servizi di welfare hanno la possibilità di dotarsi di una piattaforma, con la quale ciascun collaboratore può gestire in piena autonomia i servizi a sua disposizione, oppure attivare benefit flessibili e immediatamente pronti per essere utilizzati.
Qual è la differenza?
Una piattaforma welfare strutturata consente di destinare il proprio credito a servizi specifici. Dal momento che permette di pianificare i propri progetti in modo accurato, questa soluzione si rivela estremamente utile per rispondere al meglio alle esigenze e necessità dei collaboratori.
Ecco alcuni tra i servizi ad oggi più diffusi:
All’inizio di questo articolo, abbiamo anticipato che sono previsti vantaggi fiscali, sia per i collaboratori che utilizzano i flexible benefit, sia per le aziende che attivano piani di welfare.
Gli Articoli 51 e 100 del TUIR specificano che i servizi legati al trasporto collettivo, al tema educativo-ricreativi, all’assistenza sociale, sanitaria e di culto, ai servizi per l’infanzia e per i familiari anziani o non autosufficienti, alle borse di studio e ai buoni pasto e acquisto non sono imponibili fino a 258,23€ annui per collaboratore.
Inoltre, è prevista la deducibilità totale o parziale ai fini IRAP e IRES da parte dell’azienda, a seconda che siano stati erogati adottando o meno un regolamento aziendale, oltre che l’esenzione da prelievi contributivi per i collaboratori.
Abbiamo analizzato il ruolo del welfare aziendale e identificato le procedure per integrare servizi efficaci e funzionali: Sodexo mette a disposizione delle imprese la propria esperienza per attivare le soluzioni migliori e rispondere in modo efficace alle esigenze dei collaboratori.
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