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Welfare aziendale: gli ultimi trend

Scritto da Sodexo Benefits | 04.07.18

In Italia, circa il 70% delle aziende si sta rivolgendo o lo farà a breve al welfare aziendale come strumento utile per migliorare la vita e la produttività dell’azienda. Ma quali sono gli ultimi trend in materia? E all’estero?

Secondo una ricerca ATKearney commissionata da Sodexo Benefits and Rewards, circa i ¾ delle aziende italiane si sta dirigendo a investire in maggiori benefit e vantaggi a favore dei lavoratori.

Perché questa virata?

Le cause sono probabilmente molteplici: una su tutte, l’aumento della spesa pubblica e l’invecchiamento della popolazione, ma un altro fattore di spinta è stato probabilmente anche quello della recente detassazione operata sui servizi di welfare per i privati. Segnale, quest’ultimo, che anche l’apparato statale si sta rendendo conto dell’importanza di un’alleanza con le aziende per non rischiare un eccessivo aumento della spesa pubblica.

D’altro canto, c’è anche un altro elemento da considerare, come dice, anche se parlando del contesto americano, questo articolo di Forbes: ovvero che sono anche le aziende per prime ad accorgersi che, dove c’è un dipendente soddisfatto e che riesce a ben sostenere un giusto equilibrio tra vita e lavoro, c’è anche un collaboratore motivato e produttivo, che sarà disposto a usare le sue energie creative per il bene dell’azienda.

Entra in gioco così anche il concetto di retention, che innesca un circolo virtuoso: tanto più l’azienda ha successo, e tanto più comprende che la base di questo successo sta nell’impegno dei propri dipendenti, tanto più vorrà che essi possano godere di un alto livello di qualità della vita, e cercherà di offrire servizi coerenti con con le esigenze della popolazione aziendale.

Ma quali sono i benefit “preferiti” dalle PMI italiane?

Sicuramente fra i più richiesti vi sono quelli di assistenza familiare, che comprendono baby sitting e servizi scolastici; troviamo poi quelli previdenziali e quelli legati a benessere e svago.

Grazie alla loro flessibilità, e alle nuove regole dei CCNL, stanno inoltre prendendo molto piede i buoni regalo, come ad esempio Pass Shopping; la comodità di questo benefit sta nella sua versatilità: la cifra spendibile, che se adottata come soluzione liberale, può essere decisa dal datore di lavoro, e può essere utilizzato sia in negozi fisici che online, assicurando così la soddisfazione di diverse fasce della popolazione aziendale.

Un’altra “emergenza” a cui bisognerà dare risposte a breve è anche quella delle donne al lavoro: pare infatti che il carico di cura dei figli e dei parenti anziani, in Italia, sia ancora concentrato su di loro; spesso dunque molte donne sono costrette a dare le dimissioni per poter curare la famiglia, e ancora non sono state trovate soluzioni diffuse e adeguate al fine di poter meglio conciliare lavoro e vita privata delle lavoratrici.

… e all’estero? I grandi colossi internazionali come si sono mossi sul piano dei benefit?

Nel 2017, il sito Glassdoor ha selezionato 20 tra le grandi aziende che hanno messo in pratica piani di welfare aziendale veramente “coraggiosi” e innovativi.

Vediamone alcuni esempi:

  • Amazon: il grande colosso della vendita online offre due distinti programmi per i neogenitori:
    • “leaveshare”, ovvero la possibilità di condividere il congedo parentale retribuito con il loro partner, se il suddetto partner non ha questa possibilità;
    • “ramp back”, ovvero un programma col fine di aiutare le neomamme a tornare al lavoro.
  • Timberland: i dipendenti di Timberland possono usare, ogni anno, fino a 40 ore retribuite per fare volontariato.
  • Microsoft: ogni dipendente di Microsoft riceve tutti gli anni 800$ per un programma “Stayfit”, ovvero un contributo spese per la palestra e programmi di fitness.
  • Swiss Re: questa grande compagnia di assicurazioni incoraggia i propri collaboratori a lavorare da remoto e a sperimentare orari più flessibili;
  • American Express: i neogenitori dipendenti di Amex possono usufruire di un congedo parentale molto generoso: arrivano infatti a 5 i mesi pagati in occasione di una nuova nascita, sia per le mamme che per i papà. Le partorienti inoltre hanno in più dalle 6 alle 8 settimane, per i controlli medici. Viene inoltre offerta la consulenza gratuita di uno specialista per l’allattamento 24 ore su 24 e le mamme che allattano, se in viaggio per lavoro, hanno la possibilità di spedire gratis il latte del proprio seno al figlio.

Anche tu stai pensando a un primo programma di welfare aziendale per i collaboratori della tua impresa? Richiedi una consulenza agli esperti Sodexo!