Le trasformazioni che stiamo vivendo hanno contribuito a delineare i contorni dell’azienda del futuro.
In uno scenario in continua evoluzione come quello attuale, fare previsioni a lungo termine sugli elementi che influenzeranno le strategie d’impresa può risultare complesso. Tuttavia, sono già emerse opportunità interessanti che hanno a che fare sia con la gestione dei processi aziendali, sia con lo sviluppo di applicazioni innovative.
Nell’articolo di oggi le analizzeremo con l’aiuto di alcuni dati.
Gli elementi per costruire l’azienda del futuro e superare le sfide
Le imprese hanno riadattato strategie e processi interni in modo rapido e immediato, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di questo contesto di mercato.
Il ruolo del dipartimento Risorse Umane si è rivelato cruciale, per promuovere un piano di azioni efficace e orientato al futuro alla cui base troviamo elementi e competenze che saranno determinanti per la competitività.
Le sfide affrontate nel corso del 2020 hanno spostato il focus sulle opportunità per rafforzare la struttura organizzativa, rendendola più flessibile e orientata alla crescita progressiva.
Uno studio condotto da KPMG sulle priorità aziendali, che ha analizzato la risposta delle imprese ai cambiamenti del mercato, ha individuato i tre pilastri di una strategia resiliente e capace di affrontare ogni tipo di transizione. Si tratta della trasformazione digitale, della sostenibilità e della fiducia: ecco nel dettaglio le motivazioni di KPMG per la scelta di questi tre concetti centrali per le aziende del futuro.
1. La digitalizzazione rivoluziona i processi
Secondo lo studio Global CEO Outlook 2020 di KPMG, una delle priorità per le imprese è la trasformazione digitale.
L’80% delle aziende ritiene che i processi smart intrapresi nei primi mesi del 2020 siano stati indispensabili per migliorare l’efficienza interna.
Il 30% degli intervistati osserva come l’emergenza sanitaria abbia accelerato la trasformazione digitale, consentendo alle imprese di raggiungere un livello molto superiore alle aspettative.
Alla luce dell’impatto positivo della digitalizzazione sul business, il 67% dei partecipanti allo studio ha in previsione un ulteriore piano di investimenti tecnologici nei prossimi mesi.
Anche l’interazione sociale e la comunicazione tra colleghi sono supportate dal digitale.
La collaborazione virtuali è risultata strategica, da un lato per raggiungere gli obiettivi prefissati rispettando le scadenze e dall’altro per salvaguardare la socialità e il benessere organizzativo. Per questa ragione, tre quarti delle aziende intervistate hanno dichiarato che continueranno a incoraggiare questi approcci nel prossimo futuro.
La digitalizzazione non ha modificato solo le abitudini nelle relazioni tra collaboratori, ma anche le strategie aziendali per attrarre e fidelizzare i talenti. In questi mesi, gli uffici delle Risorse Umane hanno avuto modo di dimostrare le loro competenze nella gestione delle attività di selezione, formazione e sviluppo del Personale, grazie all’impiego di strumenti agili.
In un contesto in evoluzione, la necessità di soddisfare le diverse esigenze ha permesso di spostare il focus su temi prioritari per i collaboratori, come l’accesso immediato ai servizi di welfare e il miglioramento del work life balance.
A questo proposito, il 73% degli intervistati da KPMG individua nello smart working uno strumento efficace per avvicinarsi ai talenti appartenenti alle generazioni più giovani.
2. L’azienda del futuro punta alla sostenibilità
La ricerca Global CEO Outlook 2020 ha evidenziato anche una seconda priorità per le aziende: la sostenibilità.
L’emergenza climatica, la responsabilità sociale d’impresa e la tutela dell’ambiente sono temi sempre più rilevanti per le aziende che ne riconoscono l’impatto sull’immagine e le opportunità di crescita.
Il 79% degli intervistati afferma di avere rivalutato gli obiettivi organizzativi; nello specifico, il 63% ha spostato la propria attenzione verso:
- sviluppo sostenibile
- temi di rilevanza sociale
- strategie di governance
La tendenza vede un’accelerazione nel perseguimento di questi obiettivi che, stando alle previsioni, rimarranno di grande attualità anche nel prossimo futuro.
3. Alimentare la fiducia e il senso di appartenenza
Un aspetto interessante emerso dall’indagine promossa da KPMG è la previsione ottimistica sul futuro dell’azienda. A guidare queste idee sono soprattutto le collaborazioni interne, rafforzate grazie alla definizione di obiettivi comuni e da nuove strategie di inclusione.
I dipartimenti HR hanno avuto un ruolo chiave nella valorizzazione dei ruoli e nel miglioramento del senso di appartenenza: lo studio ha confermato come i collaboratori si siano sentiti più legati all’azienda nell’ultimo periodo, anche grazie alle frequenti occasioni di confronto.
Il coinvolgimento ha generato una partecipazione attiva a tutti i livelli e una maggiore responsabilizzazione.
Attivare iniziative finalizzate al miglioramento dell’engagement genera un circolo virtuoso di soddisfazione, motivazione e performance, indispensabili per concretizzare nuove opportunità di business.
Nell’articolo di oggi, abbiamo parlato delle priorità per l’azienda del futuro, con un approfondimento sul ruolo strategico dell’ufficio HR per migliorare il coinvolgimento e aumentare la motivazione nel nuovo contesto lavorativo.
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