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Benefit ai dipendenti: come scegliere quello giusto

benefit ai dipendenti

Quando un’azienda decide di attivare un piano finalizzato all'incremento della soddisfazione, della motivazione e del benessere dei collaboratori, ha a disposizione una vasta gamma di soluzioni e benefit tra cui scegliere.

Proprio in virtù della sempre crescente disponibilità di incentivi proposti dal mercato, per un’azienda può essere complesso individuare quelli più adatti a rispondere alle proprie esigenze. In questo articolo vogliamo guidarvi nella scelta dei benefit ai dipendenti, analizzando diverse variabili:

  • Tipologia di azienda
  • ROI
  • Bisogni dei dipendenti
  • Vantaggi fiscali

Benefit ai dipendenti: gli elementi da considerare nella scelta

La risposta alle imprese in cerca del piano di incentivazione perfetto per i propri dipendenti non è affatto semplice. È necessario conoscere molto bene sia l’organizzazione che le singole persone per individuare l’approccio corretto al mondo dei benefit.

Iniziamo allora con gli elementi da valutare per iniziare a sviluppare una strategia volta all'adozione di un piano di welfare o semplici benefit in grado di rispondere alle reali esigenze dei dipendenti.

Tipologia di azienda

Le dimensioni e la struttura organizzativa hanno certamente un impatto sulla definizione del piano volto ad incrementare il benessere organizzativo.

Se ad esempio le multinazionali e le corporation, che dispongono di maggiori spazi da dedicare, possono immaginare di offrire servizi internamente agli uffici, come asili e mense aziendali oppure palestre, i dipendenti delle piccole medie imprese hanno la possibilità di usufruire degli stessi servizi e delle stesse opportunità tramite pacchetti di benefit flessibili che l’azienda mette a disposizione sotto forma di buoni che lasciano la piena libertà di scelta e che contribuiscono a migliorare la qualità della vita, equilibrando la giornata tra ore lavorative e tempo libero, ma anche ad aumentare il loro potere d’acquisto.

Benefit ai dipendenti & ROI

Un’altra considerazione essenziale riguarda il budget a disposizione per il piano di benefits aziendali. Non solo: premi diversi avranno anche ritorni sull'investimento differenti.

Alcuni - come i corsi di formazione - hanno il vantaggio di avere un risultato pressoché immediato.

Altri - come i buoni pasto o i programmi di welfare personalizzato personalizzato personalizzati - oltre a risultati concreti nel breve, contribuiscono a incrementare la fidelizzazione dei dipendenti e ad attrarre talenti, riducendo in modo consistente i costi per le nuove assunzioni e la formazione dei nuovi arrivati.

Non solo, i benefit che mirano alla diffusione del benessere in azienda e al miglioramento del work life balance hanno un forte impatto sul contenimento dei livelli di assenteismo.

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A seconda degli obiettivi e delle priorità dell’azienda, possono essere quindi differenti i piani di welfare implementabili.

Bisogni dei dipendenti

Dopo la lecita e fondamentale riflessione sull'organizzazione nella sua interezza, per individuare il piano di welfare più adatto è opportuno analizzare i bisogni dei singoli dipendenti che sono poi i diretti interessati che usufruiranno dei benefit. Gli elementi da tenere in considerazione in questa fase sono 3: la localizzazione geografica, i dati demografici e la composizione del nucleo familiare.

Localizzazione geografica: non solo della sede dell’azienda, ma anche della provenienza dei collaboratori. La distanza casa-lavoro e gli spostamenti quotidiani sono un fattore chiave. Se in un’azienda sono impiegati diversi pendolari e la maggior parte dei dipendenti usa i mezzi pubblici, i benefit per la mobilità sostenibile potrebbero rappresentare la soluzione perfetta per contribuire a una spesa non indifferente per i singoli, incentivare i trasporti green e godere di importanti agevolazioni fiscali.

Se la sede invece non è servita dalla rete di trasporto pubblico, un altro importante benefit può essere quello dei buoni carburante.

Dati demografici: l’età dei collaboratori riveste una certa importanza nella valutazione dei benefit aziendali: se ad esempio i più maturi avranno maggiore interesse a coperture sanitarie integrative, i giovani potrebbero essere maggiormente attratti da proposte relative al fitness e al cibo salutare e ancora nella fascia 35-50 l’attenzione è più mirata all'equilibrio lavoro-vita privata (ad esempio la presenza del maggiordomo aziendale).

benefit ai dipendenti
Composizione del nucleo familiare: ci riferiamo in particolare a un elemento determinante negli equilibri privati, i figli. Un’azienda che offre buoni per servizi di babysitting dimostra un’attenzione alla vita delle persone che ne fanno parte e risulta attraente per i candidati.
Ma non è tutto, contribuendo alle spese mediche, offrendo piani di previdenza integrativa e agevolazioni per accedere ai servizi di assistenza agli anziani a carico delle famiglie, l'azienda riesce a rispondere alle esigenze percepite come più pressanti.
 

Vantaggi fiscali

Un aspetto da tenere bene a mente è quello della normativa fiscale che rende la proposta di benefit un vantaggio concreto per le imprese.

La Legge di Stabilità 2016-2017 ha infatti introdotto alcune novità tra cui ampliamento dei servizi promuovibili attraverso il piano welfare; l’introduzione nel pacchetto di servizi nuovi (baby-sitting, mensa scolastica, assistenza agli anziani e ai non autosufficienti); la possibilità di poter convertire tutto, o in parte, il premio di produzione in servizi di welfare aziendale (per premi inferiori a €3.000 su RAL inferiore a €80.000 - accordi di II livello); il supporto allo sviluppo di strumenti per facilitare la fruizione dei servizi (es. voucher).

Inoltre, sono diversi i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, come ad esempio quello dei metalmeccanici e successivamente anche Orafi e Personale Case di Cura (non medico), che prevedono l’obbligatorietà per le aziende di erogare ai propri dipendenti strumenti di welfare (tra cui anche buoni shopping e spesa) per un valore differente per CCNL.

Ad esempio per i Metalmeccanici Industria, il rinnovo 2021-2024 prevede 200€ per collaboratore da mettere a disposizione entro il 1° giugno di ogni anno.


In conclusione, qual è il modo migliore per individuare il piano di welfare o semplicemente il mix di benefit più adatto alla tua realtà aziendale?

La risposta più semplice, ma anche più efficace, è di chiederlo ai collaboratori.

Mettersi in ascolto dei loro bisogni è il primo passo per la creazione di un piano di welfare che diffonda benessere e migliori la qualità della vita. Le modalità possono variare da sondaggi interni, per le organizzazioni più strutturate, riunioni tra gruppi di lavoro, colloqui di feedback, eventi aziendali, tutte occasioni valide per comprendere le esigenze e andare incontro alle aspettative dei dipendenti.

Se desideri saperne di più, clicca qui sotto e richiedi una consulenza gratuita per comprendere come soddisfare le esigenze della tua azienda e migliorare il benessere dei collaboratori!

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Argomenti: incentivazione del personale, welfare aziendale, benessere organizzativo

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