Nei posti di lavoro competitivi di oggi, impegnarsi sulla qualità dei dipendenti e motivarli a esprimere tutto il loro potenziale è fondamentale per il successo sulla concorrenza.
Molte aziende fanno uso di strategie di riconoscimento per aumentare la propria attrattiva come datori di lavoro e coinvolgere propri dipendenti.
Ma quali caratteristiche rendono efficace un programma di riconoscimento? Gli esperti suggeriscono di guardare oltre i grandi numeri e considerare dei ritorni più accessibili.
Per valutare l’impatto dei propri programmi di riconoscimento e premi, le aziende leader sono solite utilizzare l’approccio strutturato del ROI.
Tuttavia, le misure semplici del VOI (Value of Investment) si stanno facendo strada come miglioramenti distintivi dell’organizzazione che chiaramente esistono, ma che sono difficili da quantificare. Studi approfonditi di settore hanno condotto Sodexo all’approccio VOI, rivelando che i decisori aziendali riscontrano risultati migliori sulle performance se hanno dipendenti più soddisfatti (felici).
I programmi di riconoscimento puntano sull’impegno dei dipendenti
Nel campo dei benefits e dei premi, diversi studi condotti da players di mercato chiave come Gallup, Corporate Leadership Council e Willis Towers Watson mostrano che il miglioramento dell’impegno dei dipendenti è altamente correlato al riconoscimento.
A sua volta, questo impegno influenza in maniera rilevante i risultati sul lavoro e i relativi comportamenti.
Le aziende che provano a migliorare attivamente il coinvolgimento, attrarranno maggior valore e sorpasseranno finanziariamente i propri competitors.
Dal momento che i vantaggi che derivano dall’impegno sono innegabili, misurare accuratamente l’impatto di programmi specifici è più importante che mai.
“Misurare” l’efficacia del programma di riconoscimento: i punti deboli del ROI
Tradizionalmente, le aziende si sono basate unicamente sul determinare se i vantaggi di un programma, espressi in valore economico, superassero i suoi costi. In altre parole, la determinazione del ROI.
Questi parametri possono includere valori quantificabili come il tasso di turnover, la produttività o l’assenteismo.
Anche se questo approccio è stato il modo per misurare i dati per anni, la sua modalità di rilevazione unidimensionale non cattura tutti i fattori che impattano sui risultati. Gli esperti stanno infatti segnalando il bisogno di ricercare e migliorare le variabili meno evidenti che contribuiscono al riconoscimento.
Misurare ciò che non è misurabile
Il concetto di beni immateriali che contribuiscono alla prestazione organizzativa è stato introdotto per primo da Gartner, leader mondiale di ricerche nell’IT e azienda di advisory.
Questi includono la formazione di conoscenze, l’abilità a collaborare, tramite la creazione di una forte cultura aziendale e l’aumento del morale e dell’impegno dei dipendenti, e il cambiamento dei valori culturali e delle attitudini negli ambienti di lavoro.
Ma come possiamo assegnare un valore economico ad una comunicazione efficace, alle relazioni collaborative o all’essere riconosciuti come migliore posto di lavoro?
Quali costi sono associati alla perdita di un dipendente di talento a favore di un competitor? Quanto risparmierebbe un’azienda se i dipendenti fossero coinvolti e gratificati? Sebbene immateriale, il VOI fornisce il valore reale del business e delle sue persone. Il VOI rappresenta il ritorno complessivo dell’investimento sul business – includendo sia gli aspetti economici che le misure meno dirette sul valore.
La felicità dei dipendenti: il valore più importante, ma meno misurabile (o forse no?)
Un buon esempio di vantaggio intangibile è la felicità dei dipendenti.
Sebbene sembri il più complicato da misurare rispetto ad altri indicatori quantificabili come il ROI, può essere misurato e analizzato attraverso dei questionari di soddisfazione dei dipendenti.
I risultati dimostrano che quando i dipendenti vengono riconosciuti con premi, l’86% di questi si sente più felice, l’85% diventa più soddisfatto del proprio lavoro e il 70% ha persino affermato di essere più felice che a casa.
Creare questo tipo di clima da “miglior posto di lavoro” contribuisce a far sentire i dipendenti più valorizzati e a sostenere il raggiungimento di risultati quantificabili. Per esempio, le aziende con dipendenti soddisfatti sorpassa la concorrenza di 20 punti percentuali.
I dipendenti felici sono del 12% più produttivi, finalizzano il 37% in più di vendite e si ammalano 10 volte in meno dei loro colleghi meno felici.
Questi dati del VOI sono dimostrati da una ricerca di Sodexo, che ha intervistato 4.805 leader del mondo delle SME.
Lo studio ha evidenziato che 9 leader su 10 hanno notato un miglioramento del clima nel posto di lavoro e nella reputazione dell’azienda quando si sono concentrati sul miglioramento della qualità della vita dei dipendenti.
Sebbene queste constatazioni siano qualitative, il 70% ha riscontrato anche un effettivo miglioramento dei ricavi finanziari.
“Nell’economia di oggi, risorse difficili da misurare come la reputazione, la collaborazione, il trattenimento di competenze rare sono la chiave per ottenere un vantaggio competitivo”, dice Mia Mends, Ceo di Inspirus e Sodexo Benefit’s & Rewards, USA. “Sebbene il ROI possa essere sufficiente per un’analisi tattica, focalizzarsi sui valori intangibili permette di valorizzare maggiormente il potenziale strategico dei programmi di riconoscimento e il valore a lungo termine dell’investimento.
Trovare il giusto equilibrio
Troppo spesso, le aziende si focalizzano solo sugli aspetti finanziari per valutare i loro investimenti, tuttavia solo con l’analisi congiunta di ROI e VOI un’azienda può avere una visione veramente chiara su ogni vantaggio ottenuto dai programmi di riconoscimento. Una volta che le priorità sono definite e analizzate, le aziende potranno aumentare i programmi di successo, ridefinire quelli sotto-performanti e interrompere quelli inefficaci.