
In questo nuovo articolo della rubrica Pillole di Welfare, vogliamo focalizzarci sulla cultura aziendale, l’approccio che guida le attività, i progetti e che prepara ad affrontare anche le sfide più complesse.
Una cultura aziendale che aumenti benessere e motivazione? Scopri come migliorarla!
Quali sono le attività in capo al dipartimento HR per aumentare il benessere dei collaboratori e promuovere una cultura aziendale efficace? Questa è una delle domande da porsi prima di definire una strategia orientata all’incremento delle performance e al raggiungimento degli obiettivi nel lungo termine.
Il benessere è un aspetto sempre più determinante all’interno delle dinamiche aziendali; si tratta di una condizione necessaria per essere in grado di affrontare ogni tipo di sfida. Alla base dell’impegno delle imprese nella valorizzazione di questo elemento, c’è la consapevolezza che l’energia positiva dei collaboratori sia il motore per affrontare al meglio anche le situazioni più cretiche.
È bene sottolineare che, quando parliamo di benessere organizzativo, facciamo riferimento alla qualità della vita nell’ambiente di lavoro, supportata in particolare dal dipartimento di Risorse Umane, impegnato nell’analisi e nell’integrazione di strumenti su misura.
Considerare esclusivamente le performance e gli obiettivi raggiunti come leve per diffondere un sentimento di soddisfazione e gratificazione rischia di risultare limitante. Esistono infatti diversi altri elementi, tanto importanti quanto determinanti, per migliorare la collaborazione e incrementare le performance.
Un’atmosfera serena genera un approccio proattivo alle responsabilità, un clima collaborativo e orientato al cambiamento: anche questi sono indicatori dell’efficacia delle iniziative intraprese nel rafforzamento del senso di appartenenza all’azienda e nel miglioramento della percezione rispetto al proprio ruolo.
Come si spiega il legame tra benessere e cultura organizzativa?
All’interno del concetto di cultura rientrano i valori, la storia, gli obiettivi e la mission aziendale, componenti che guidano le relazioni, indirizzando i comportamenti e le decisioni. La cultura organizzativa dovrebbe essere dinamica e adattarsi a scenari sempre diversi, per offrire ai collaboratori i giusti strumenti anche nelle situazioni complesse.
In questo contesto, si inseriscono perfettamente le competenze di change management, ovvero il modo in cui si affrontano i cambiamenti, ad esempio nei processi, negli strumenti e nelle modalità di lavoro (è il caso dello smart working).
Come abbiamo detto, il dipartimento HR dovrebbe anche occuparsi di creare un ambiente di lavoro sereno, improntato sulla collaborazione e la trasparenza. Per questa ragione, risulta fondamentale sviluppare e consolidare le competenze in grado di stimolare idee e creatività.
Formare i collaboratori al cambiamento non significa stravolgere radicalmente le loro abitudini e i modi di lavorare, ma promuovere l’acquisizione di nuove capacità, in modo graduale e progressivo, e offrire loro soluzioni che li aiutino ad accogliere le novità e gestire al meglio i nuovi contesti.
Un esempio concreto di strumenti innovativi applicati alla gestione quotidiana delle attività è il ricorso allo smart working e alla digitalizzazione, i cui obiettivi van ben oltre il miglioramento del work-life balance.
La flessibilità e la possibilità di gestire in modo autonomo i progetti e gli impegni si inseriscono in un mercato in continua trasformazione che rende necessario essere pronti ad adattarsi alle situazioni senza compromettere in alcun modo la concentrazione e le performance.
Nel corso di questo articolo abbiamo più volte fatto riferimento alla capacità delle aziende che promuovono una cultura orientata al cambiamento di affrontare sfide e situazioni complesse.
Senza una politica aziendale orientata al cambiamento sul piano tecnologico, sociale e relazionale non sarebbe possibile rispondere in modo pratico ed efficiente alle situazioni che richiedono un decisivo cambio di rotta.
Quando si parla di benessere e cultura aziendale, è fondamentale integrare misure e iniziative che promuovano un ambiente di lavoro collaborativo, senza dimenticare di formare i collaboratori a una gestione autonoma e responsabile dei progetti, per rispondere in modo efficace anche alle criticità più complesse. Il ruolo del dipartimento Risorse Umane merita certamente un focus particolare nella gestione del cambiamento, perché determinante nella scelta e nell’attivazione di strumenti che dimostrino la vicinanza dell’azienda alle proprie persone.
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