Tra gli elementi che determinano i livelli di motivazione al lavoro, il benessere fisico è sicuramente tra quelli più importanti. In precedenza, abbiamo analizzato il ruolo dell’alimentazione sulla concentrazione e il raggiungimento degli obiettivi. Sapevi che anche la qualità del sonno influenza le performance?
Sono diversi gli studi che suggeriscono comportamenti di vita quotidiana più attenti. Li approfondiamo, nell'articolo di oggi.
Incrementare la motivazione al lavoro migliorando la qualità del sonno
Gli italiani dormono in media sei ore e mezza per notte. È quanto emerge dai dati pubblicati dall'Associazione Italiana di Medicina del Sonno (Aims) e condivisi in un articolo di Repubblica.
Sorge spontaneo il dubbio che questo dato sia il segnale che è giunto il momento di cambiare le nostre abitudini. A confermare tale considerazione, Luigi Ferini Strambi – primario del Centro di Medicina del Sonno all'Ospedale San Raffaele di Milano – sottolinea come la qualità e la quantità del sonno abbiano una fortissima influenza sul benessere e sulla salute fisica.
Secondo Giuseppe Plazzi, responsabile dei Laboratori per lo Studio e la Cura dei Disturbi del Sonno del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell'Università di Bologna, bisognerebbe dormire almeno sette ore a notte. Riducendo di mezz'ora ogni giorno le ore dedicate al sonno, alla fine della settimana raggiungiamo una sostanziale deprivazione del sonno che, inevitabilmente, si riflette sullo sviluppo cerebrale e le funzioni cognitive.
Confrontando le nostre abitudini con quelle di altri Paesi, noi italiani risultiamo tra i più tiratardi (fonte: Focus), con un orario medio del sonno alle 23:45. Da considerare anche la percentuale di persone che soffre di disturbi del sonno, soprattutto in fase di addormentamento (a oggi, circa il 30% della popolazione).
I dati riportati possono avere un impatto negativo su performance e motivazione al lavoro? Purtroppo, sì!
Secondo gli esperti, con questi presupposti si crea un vero e proprio circolo vizioso, nel quale la mancanza di sonno compromette la concentrazione, al punto da causare l’incremento di stress, dovuto a sua volta al calo delle performance. Le pressioni di questo tipo limitano il riposo, portando a veri e propri disturbi al nostro orologio interno: insonnia, sonno disturbato, sudorazioni e incubi.
Ricordiamoci che il benessere fisico ha un ruolo cruciale sulla motivazione al lavoro. Nel nostro blog abbiamo analizzato la correlazione tra alimentazione e salute fisica, sottolineando come una dieta ricca di nutrienti diversi - carboidrati, proteine, vitamine e grassi - supporti i meccanismi fisiologici dell’organismo.
La stessa cosa vale per la qualità del sonno: non prestare la dovuta attenzione al proprio stile di vita può mettere a dura prova i ritmi quotidiani e compromettere il normale funzionamento psico-fisico. Un buon sonno è in grado di sostenere l’organismo, proteggendolo da disturbi e malattie, con conseguenze decisamente positive su concentrazione, motivazione, performance e, in un circolo virtuoso in questo caso, soddisfazione dei collaboratori in azienda.
Tra le iniziative a disposizione delle imprese, troviamo dunque la promozione di uno stile di vita sano, mettendo a disposizione dei dipendenti gli strumenti opportuni.
Le Risorse Umane hanno un ruolo chiave nello sviluppo di una cultura aziendale orientata al miglioramento del benessere.
Ecco, quindi, alcuni consigli dagli esperti in materia, utili per favorire la concentrazione e la motivazione in azienda. Cominciamo dall'alimentazione.
La cena influenza in modo particolare la qualità del sonno. I cibi pesanti, speziati, grassi o troppo zuccherati, oltre ad appesantire lo stomaco, rallentano i ritmi digestivi contrastando l’esigenza dell’organismo di riposare bene. Anche consumare un pasto più bilanciato, ma a tarda sera, non favorisce il normale funzionamento metabolico. Per quanto possibile, sarebbe meglio optare per una cena leggera, ricca di acqua e nutrienti, da consumare non oltre le 20.30.
Il microclima della stanza è un altro elemento da considerare per migliorare la qualità del sonno. Gli esperti consigliano un luogo fresco, ventilato, rigorosamente buio e silenzioso. Il materasso e il cuscino devono avere ottime qualità ergonomiche, essere adatti al corpo e limitare il più possibile i movimenti nel sonno.
Infine, è bene controllare l’abbigliamento: una biancheria confortevole e dei pigiami dal tessuto traspirante, come il cotone, favoriscono il sonno perché sono in grado di mantenere la temperatura corporea ideale. Al contrario, un abbigliamento in pile ad esempio, per quanto caldo e confortevole, potrebbe surriscaldare eccessivamente il corpo e portare a eccessive sudorazioni nel corso della notte, con il rischio che insorgano anche malanni di stagione.
“Medicine per dormire? I dottori dovrebbero prescrivere più sonno e buone abitudini”. Questa la dichiarazione di Peter Matthew Walker, Direttore del Center for Human Sleep Science presso l’Università della California.
Come abbiamo visto nel corso di questo articolo, dare una svolta al proprio stile di vita può rivelarsi fondamentale, anche da punto di vista delle aziende.
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