Diffondere benessere in azienda non è più semplicemente un’opzione da valutare, anzi, sta diventando una scelta determinante per l’incremento delle performance dei collaboratori e il futuro dell’impresa. Motivazione, soddisfazione e un ambiente di lavoro sereno sono prerogative fondamentali per trattenere e attrarre nuovi talenti, valorizzando la brand identity dell’azienda. L’attenzione sempre più mirata a queste tematiche ha favorito lo sviluppo e l’aggiornamento continuo di normative rivolte reintroduzione dei servizi di welfare in azienda.
Nell'articolo di oggi approfondiremo le soluzioni a disposizione delle aziende che devono rispettare le disposizioni del welfare nei CCNL nei tempi prescritti dai contratti ai quali aderiscono.
Come rispettare le norme di welfare nei CCNL?
L’impatto positivo delle misure di welfare e dei benefit messe a disposizione dei collaboratori è ampiamente riconosciuto e dimostrato, al punto che a implementarle non sono più esclusivamente le grandi imprese multinazionali.
L’obiettivo di offrire strumenti e soluzioni dedicati si sta diffondendo a ogni livello, a prescindere dalla dimensione dell’azienda e dal numero di persone impiegate.
Questo approccio è un indicatore decisivo dell’attenzione a un tema fondamentale e che incide in modo significativo sulle performance.
Non si tratta esclusivamente di prevedere misure a supporto del work life balance e della flessibilità delle modalità di lavoro, in termini di orari e possibilità di seguire le attività da remoto, già oggetto di attenzione da parte delle Leggi di Stabilità 2016 e 2017 della Legge di Bilancio 2018.
Le norme di welfare nei CCNL abbracciano un concetto ancora più esteso, volto a concretizzare il sostegno dell’azienda al benessere organizzativo.
La situazione aggiornata al 2021 prevede che i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro interessati siano Metalmeccanici Industria e PMI, Orafi e Argentieri, Telecomunicazioni e Personale non medico delle Case di Cura.
I diversi CCNL di settore specificano, inoltre, le scadenze previste per l’erogazione di beni e servizi di welfare dedicati ai collaboratori.
È importante sottolineare che per adempiere alle disposizioni previste dal welfare nei CCNL o per introdurre spontaneamente soluzioni a sostegno del benessere e della qualità della vita in azienda, non è necessario progettare un piano strutturato.
È possibile prevedere soluzioni semplici e flessibili di welfare che rientrano negli ambiti di applicazione della defiscalizzazione, offrendo un ulteriore vantaggio alle imprese e ai collaboratori.
Alcuni esempi? Eccoli di seguito:
- Servizi legati allo shopping, come i buoni acquisto
- Buoni pasto per offrire una soluzione completa e flessibile alternativa alla mensa
- Supporto alle famiglie
- Previdenza e assicurazioni sanitarie integrative
- Accordi e convenzioni per viaggi o con centri benessere e palestre
La prima soluzione merita un focus specifico perché, oltre a rientrare nel computo degli strumenti ideali per adempiere alle disposizioni contrattuali in materia di welfare, offre incredibili benefici ai destinatari.
Pass Shopping garantisce un’ampia libertà di scelta: infatti è possibile utilizzarlo online sulle principali piattaforme di eCommerce e offline in oltre 11.000 punti vendita in tutta Italia, che includono i settori più diversi, dall'abbigliamento, all'elettronica, al rifornimento di carburante.
È possibile presentare i buoni cartacei presso un punto vendita fisico oppure convertirli, attraverso una semplice operazione sul portale dedicato, e utilizzarli sulle principali piattaforme eCommerce.
I vantaggi che derivano dall'offerta di servizi di welfare aziendale sono molteplici e non sono riservati esclusivamente ai collaboratori a cui sono dedicate queste misure.
Oltre all'impatto del benessere organizzativo sul benessere e sulle performance, le aziende possono cogliere incredibili benefici dall'attivazione di misure di welfare.
I livelli di retention dei collaboratori migliorano, aumenta la capacità di attrarre nuovi talenti, diminuiscono i tassi di assenteismo e si incrementa il fattore determinante per la motivazione: l'engagement.
Anche da un punto di vista contributivo e fiscale emergono considerazioni interessanti: per l’azienda la deducibilità dell’incentivo erogato è totale in quanto si tratta di costi del personale legati al lavoro dipendente (ai sensi dell’art. 95 del DPR n. 917/86).
Il buono acquisto Pass Shopping è la soluzione ideale per adempiere alle disposizioni previste dai contratti collettivi nazionali nelle scadenze previste e offrire soluzioni semplici, versatili e su misura.
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