Sempre più aziende scelgono di introdurre programmi di corporate wellness, con l’obiettivo di migliorare il benessere organizzativo e la percezione dei collaboratori nei confronti dell’ambiente di lavoro. Promuovere misure mirate a sostenere l’engagement e le performance risulta determinante e strategico per le imprese.
Nell'articolo di oggi, ti offriremo alcuni consigli utili per attivare queste iniziative e integrarle in un piano efficace, personalizzato e sempre aggiornato.
Corporate wellness: perché è un ottimo investimento per imprese e collaboratori
Migliorare la percezione dei collaboratori rispetto al loro ruolo in azienda, incrementare le performance, ridurre i tassi di assenteismo e il turnover: sono questi gli obiettivi di un programma di corporate wellness, integrato da iniziative che hanno il potenziale per di ridurre le cause di stress e aumentare il benessere psicofisico in azienda.
L’attenzione delle imprese nei confronti di questi temi si sta diffondendo al punto che oggi si può parlare di una tendenza in crescita. La realtà è che la serenità dei dipendenti influenza il loro approccio alle responsabilità e il raggiungimento degli obiettivi; promuovere misure di welfare aziendale risulta quindi decisivo.
A questo proposito, questo articolo de Il Sole 24 Ore ci offre un quadro completo delle iniziative introdotte in Italia: a trainare la tendenza sono le grandi aziende, con una percentuale del 77,5%, ma sono in aumento anche le piccole e medie imprese che integrano programmi di welfare - nel 2018 erano già il 62,5%.
La normativa che regola i benefit e i servizi di welfare aziendale è il TUIR, nello specifico l’Art. 51, modificato dalle Leggi di Stabilità 2016, 2017 e 2018, e l’Art. 100.
La disciplina prevede l’esclusione dalla base imponibile per il calcolo del reddito da lavoro dipendente di una serie di beni, opere e servizi messi a disposizione dalle aziende in favore dei collaboratori.
Quali sono i servizi più diffusi? Quelli relativi ad alimentazione, qualità della vita, assistenza sanitaria, previdenza integrativa e istruzione. Vediamoli nel dettaglio, nei prossimi paragrafi.
Alimentazione sana ed equilibrata
È uno tra i temi più sentiti oggi: la consapevolezza del ruolo dell’alimentazione nel mantenimento di un fisico sano e di una mente concentrata è la ragione che spinge sempre più persone ad adottare una dieta equilibrata.
Il fabbisogno calorico giornaliero di ciascuno di noi richiede un apporto sufficiente dei nutrienti essenziali come grassi, proteine, carboidrati, vitamine e minerali. Farne a meno può compromettere il benessere fisico e l’attenzione nel portare a termine le proprie attività.
Le aziende – e nello specifico il dipartimento HR - possono promuovere misure a sostegno dell’alimentazione e offrire un servizio flessibile per ciascun individuo. Parliamo dei buoni pasto, nati come benefit sostitutivi delle mense aziendali e recentemente oggetto di importanti modifiche, entrate in vigore con la Legge di Bilancio 2020, rispetto alle soglie di esenzione:
- 4€ al giorno nel caso dei buoni pasto cartacei
- 8€ al giorno per quanto riguarda i buoni elettronici
Alcune idee per ottenere il massimo vantaggio dall'utilizzo del buono pasto? Organizzare seminari e laboratori di approfondimento con nutrizionisti e dietologi, promuovere iniziative legate a un’alimentazione più sana sono iniziative che dimostrano l’interesse dell’azienda nei confronti dello stile di vita dei collaboratori.
Anche l’attività fisica ricopre un ruolo decisivo; tra gli eventi che possono essere promossi dal dipartimento Risorse Umane possono rientrare anche giornate o weekend di sport non competitivi all'aria aperta, un’idea alternativa agli eventi di team building.
Benefit e servizi personalizzabili
Alla luce dell’importanza di offrire servizi di corporate wellness, molte aziende si stanno dotando di strumenti integrati, come le piattaforme di welfare che permettono di accedere a una serie di servizi e attivare, a seconda delle singole esigenze, benefit e soluzioni su misura.
In questo ambito, è possibile scegliere di utilizzare i buoni acquisto che fanno parte dei servizi di welfare aziendali erogabili come benefit e sono deducibili, fino al valore di €258,23. Un esempio? Pass Shopping, il buono acquisto defiscalizzato, disponibile in formato cartaceo o elettronico che aggiunge all'esperienza d’acquisto nei punti vendita tradizionali le comode funzioni digitali.
Dalle piattaforme di welfare è poi possibile gestire i rimborsi per attività legate alla famiglia, come:
- rette per iscrizioni all'asilo
- iscrizioni a istituzioni scolastiche, enti formativi o campus estivi
- spese universitarie
- costi sostenuti per attività di baby-sitting
- costi sostenuti per assistenza ad anziani o non autosufficienti
Work-life balance
Favorire l’equilibrio tra vita privata e lavorativa oggi è fondamentale. Per i collaboratori, il tempo libero è un bene essenziale che permette di ricaricare le energie ed essere motivati al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi, contribuendo anche migliorare l’ambiente di lavoro, incrementare le performance e valorizzare l’immagine dell’azienda nei confronti dei nuovi talenti in fase di recruiting.
Assistenza medico-sanitaria integrativa
Queste iniziative, in alcuni casi estendibili anche ai familiari, prevedono la stipula di convenzioni con strutture sanitarie, assicurando un rimborso delle spese sanitarie sostenute da chi sceglie di usufruirne. Attraverso un piano sanitario integrativo, l’azienda può contribuire a semplificare anche l’iter burocratico di prenotazioni e rimborsi che talvolta può rappresentare un vero e proprio deterrente.
Ora che abbiamo chiarito cosa è il corporate wellness e quali iniziative sono a disposizione delle aziende, il passaggio cruciale riguarda la necessità di condividere con tutti i collaboratori le misure attivate. Informare le persone rispetto a questi strumenti di welfare è fondamentale sia per aumentare il loro coinvolgimento, sia per misurare costantemente l’impatto del programma sul benessere organizzativo.
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