L’espressione “work life balance” fa riferimento all'opportunità di bilanciare gli impegni professionali e quelli privati. Tra i vantaggi di promuovere queste iniziative che possono diventare veri e propri strumenti di welfare, emerge il sostegno al benessere, alla qualità della vita e all'incremento delle performance.
Come si è sviluppato il concetto nel tempo? E in che modo contribuire a equilibrare la vita privata e lavorativa incide sulla motivazione dei collaboratori in un’azienda?
Approfondiamo il tema nei prossimi paragrafi.
Lo sviluppo del work life balance
Le imprese, promuovendo iniziative di welfare che supportino la qualità della vita dei collaboratori, valorizzano il benessere organizzativo e supportano l’incremento delle performance.
L’influenza positiva delle iniziative volte a migliorare il work-life balance non si riflette unicamente sui collaboratori e sulla loro maggiore motivazione nel raggiungere gli obiettivi a medio-lungo termine. Numerose ricerche sul tema, infatti, hanno dimostrato l’impatto dei piani di welfare clima aziendale, dimostrando come l’attenzione nei confronti della serenità delle persone migliori:
- la collaborazione tra colleghi
- il senso di coesione
- la soddisfazione
- i livelli di retention
Tutti i vantaggi delle iniziative di welfare aziendale
I servizi di welfare e i benefit messi a disposizione dei collaboratori dalle imprese non solo aiutano a incrementare le performance, risultano anche decisivi in fase di recruiting di nuovi talenti, sempre più attratti da aziende dall'immagine solida e, soprattutto, attente ai bisogni dei propri dipendenti e impegnate nell'attivazione di misure orientate a un maggiore equilibrio tra lavoro e impegni personali.
Le necessità dei più giovani sono la chiave per analizzare l’evoluzione del work life balance, perché a partire dalla consapevolezza del ruolo della qualità della vita per i nuovi talenti, è possibile sviluppare soluzioni mirate per rendere la propria azienda un luogo di lavoro ideale.
Questo articolo, pubblicato da Forbes, analizza il progresso del work-life balance, in risposta al cambiamento, negli anni, degli ambienti di lavoro e delle esigenze delle persone appartenenti a generazioni differenti:
- baby boomer
- generazione X
- millennial
Come hanno risposto all'introduzione di misure volte a incrementare il benessere? Vediamo le diverse generazioni a confronto, a seguire.
Baby boomer
La generazione dei baby boomer, ovvero i nati tra il 1946 e il 1964, ha conosciuto gli effetti della Seconda Guerra Mondiale, una situazione economica instabile e un clima internazionale diffidente, caratterizzato da relazioni commerciali ancora poco consolidate.
In quegli anni, si aspirava a combattere la precarietà e a trovare un posto di lavoro stabile che permettesse di costruire una routine sicura per le proprie famiglie. Il benessere organizzativo e la ricerca di aspirazioni professionali non erano elementi particolarmente prioritari, anche se non considerati di poco conto. Per i baby boomer prevalgono gli obiettivi di affermazione del ruolo e di una stabilità economica, rispetto alla soddisfazione e alla serenità personale.
Generazione X
I nati tra il 1965 e il 1979 hanno un ruolo decisivo per la rivalutazione delle priorità dei baby boomer e per la nascita delle primissime misure orientate al work life balance. Infatti, questa generazione è stata testimone dell’impegno e della dedizione al lavoro delle proprie famiglie, composte da baby boomer.
Pur consapevole del ruolo della stabilità economica nella gestione della quotidianità, la generazione X ha favorito lo sviluppo di forme di tutela della sfera privata, riconoscendo l’importanza di migliorare la qualità della vita e trascorrere più tempo con i propri cari.
Millennial
La maggior parte dei nati tra il 1980 e il 1996 ha avuto accesso a molte opportunità formative e lavorative, ha maturato una forte consapevolezza rispetto ad ambizioni e aspettative e ha sperimentato la tecnologia fin dalla tenera età, crescendo in un’era sempre più caratterizzata dalle connessioni digitali.
L’avvento dei dispositivi smart ha contribuito poi alla nascita del fenomeno del multitasking, la possibilità di gestire più attività contemporaneamente. Se, da un alto, i millennial hanno radicalmente cambiato l’approccio al lavoro, supportati da strumenti di nuova generazione, dall'altro valutano molto attentamente le soluzioni di welfare offerte dalle imprese.
Le aziende che vogliono promuovere misure a sostegno del work-life balance e della qualità della vita, dunque, si devono dotare di strumenti che rispondano perfettamente alle esigenze dei collaboratori e che si evolvano costantemente per adattarsi ai cambiamenti significativi, come la nascita di un figlio.
Alla base di tutto, ci deve essere la volontà di creare un ambiente sereno in cui il benessere rappresenta il punto cardine attorno al quale ruotano pratiche innovative ed efficaci.
Nell'articolo di oggi abbiamo approfondito la nascita e l’evoluzione di misure di work life balance. Come abbiamo visto, l’importanza di migliorare la qualità della vita dei collaboratori è una consapevolezza sviluppatasi in risposta a specifiche esigenze. Bilanciare gli impegni professionali e privati è essenziale per salvaguardare la serenità e il benessere. Le imprese che investono nella valutazione di soluzioni di welfare dimostrano di riconoscere i benefici di queste misure, anche sulle performance.
Sodexo ha sviluppato un’offerta integrata di strumenti di welfare mirata a migliorare il benessere e la motivazione dei collaboratori. Se vuoi saperne di più, ti offriamo una consulenza gratuita per aiutarti a soddisfare le tue esigenze.
