I benefit aziendali possono riservare vantaggi imperdibili, in termini di fidelizzazione dei collaboratori e miglioramento della motivazione al lavoro. I servizi di welfare, oltre a promuovere un maggiore benessere organizzativo, contribuiscono a incentivare il raggiungimento di importanti obiettivi.
Per scegliere le soluzioni più adatte alla propria impresa, è fondamentale conoscere le opzioni a disposizione. Nell’articolo di oggi, analizzeremo le caratteristiche e il significato di corporate, flexible e fringe benefit.
Fringe benefit e molto altro: le iniziative per supportare la motivazione in azienda
Prima di mettere a disposizione dei collaboratori le misure ritenute più adatte, è fondamentale valutare attentamente tutte le soluzioni, selezionando quelle che possono rivelarsi ideali per promuovere il benessere organizzativo e che contribuiscono a ridurre i costi aziendali.
Alla base di un piano efficace, ci dovrebbe essere un confronto costante con i collaboratori, per esaminare le loro esigenze e riuscire così a supportare concretamente la qualità della vita. Ecco, quindi, che i dati sullo stile di vita diventano essenziali, per attivare soluzioni che mettano al primo posto il benessere e la soddisfazione. L’età, la composizione del nucleo familiare o la provenienza geografica sono solo alcuni degli aspetti da considerare.
Il mondo dei benefit è ampio e comprende molte soluzioni per incentivare i collaboratori, motivandoli e migliorando la loro percezione nei confronti del ruolo svolto e dell’azienda.
Vediamone insieme alcune, nei prossimi paragrafi.
Corporate benefit
Si definiscono corporate benefit i servizi o i beni non monetari messi a disposizione dei collaboratori per sostenerne il benessere, la motivazione e incrementare le performance.
Fringe benefit
Letteralmente “beneficio secondario”, il fringe benefit è una forma di retribuzione non in denaro che concede la fruizione di servizi, disciplinati all’interno del contratto individuale.
Flexible benefit
I benefit cosiddetti flexible sono disponibili all’utilizzo in qualunque momento a partire dalla loro attivazione e possono essere una soluzione rapida, immediata ed efficace alle diverse necessità, come l’adempimento alle disposizioni in materia di welfare previste da alcuni Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.
A differenza delle piattaforme di welfare, più strutturate e complete, hanno una natura versatile: i portali, infatti, consentono di destinare il credito welfare dei collaboratori a servizi specifici e devono essere configurate in base alle specifiche esigenze aziendali, i flexible benefit invece offrono estrema libertà di scelta che, associata alla semplicità di utilizzo, è una garanzia di risposta veloce, anche nel caso in cui i rinnovi dei CCNL in scadenza dovessero prevedere nuove quote welfare.
I servizi di welfare aziendale erogabili come benefit sono deducibili fino al valore di € 258,23 per collaboratore, come previsto dall'Art.51 comma 3 del TUIR).
Per le imprese, trattandosi di costi legati al lavoro dipendente, la deducibilità è totale.
Come abbiamo visto, il mondo dei benefit è ampio e conoscerlo è fondamentale per individuare le iniziative adatte, capaci di migliorare il benessere organizzativo e incrementare le performance.
A questo proposito, un’indagine condotta da IPSOS su un campione di 800 dipendenti dai 25 ai 60 anni ha analizzato i servizi più apprezzati dagli intervistati ed è emerso che le iniziative per migliorare la qualità della vita non solo aumentano la capacità dell’azienda di attrarre nuovi talenti, ma si rivelano anche determinanti per aumentare la soddisfazione dei collaboratori, dal momento che fanno leva su diversi aspetti, quali la fidelizzazione, la possibilità di rafforzare le relazioni tra colleghi e il miglioramento del clima.
Tra i benefit aziendali più diffusi oggi, troviamo:
- i buoni pasto
- i buoni acquisto
- i corsi di formazione
- i corsi di lingua
- l’assistenza medico-sanitaria integrativa
- il rimborso delle spese scolastiche o delle rette per gli asili nido
- l’attivazione di borse di studio per i figli dei collaboratori
- gli abbonamenti teatrali o per il cinema
- l’accesso con agevolazioni a mutui e prestiti
- l’assistenza agli anziani o ai familiari non autosufficienti a carico
- l’auto aziendale che può essere utilizzata in uso promiscuo (ovvero sia per lavoro, sia per ragioni private) o esclusivamente per esigenze lavorative
- i telefoni cellulari che, se concessi per ragioni private, sono considerati un benefit il cui valore è assoggettato a contributi e imposte per il 50%
Nell’articolo di oggi, abbiamo analizzato i corporate, flexibile e fringe benefit più diffusi e apprezzati per la loro capacità di migliorare la motivazione e la soddisfazione in azienda, vere e proprie leve strategiche determinanti per raggiungere gli obiettivi e incrementare le performance.
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