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Guida pratica ai buoni pasto elettronici per le aziende

buoni pasto elettroniciI buoni pasto elettronici sono oggetto di un recente aggiornamento normativo che ha disposto una modifica importante alle soglie di esenzione, intervenendo sulle quote che non concorrono alla formazione di reddito da lavoro. Tra i compiti del dipartimento HR, coinvolto nella valutazione dei benefit da introdurre per migliorare il benessere in azienda, c’è l’analisi della praticità e dell’efficacia dei servizi a disposizione dei collaboratori.

L’articolo di oggi si focalizzerà in particolare sull’utilizzo del formato elettronico, l’analisi della proposta del fornitore e i vantaggi per l’azienda e per i collaboratori.

Dalla scelta del fornitore all’introduzione dei buoni pasto elettronici in azienda

Le novità del Decreto Fiscale 2020 hanno riguardato le soglie di esenzione dei buoni che, a partire dal 1° gennaio 2020, sono passate:

  • da 7€ a 8€per quanto riguarda il buono pasto elettronico
  • da 5,29€ a 4€per quanto riguarda il buono pasto cartaceo

Il maggior vantaggio fiscale degli strumenti digitali si allinea perfettamente alla tendenza in crescita dell’utilizzo del formato che vede nella praticità il suo tratto distintivo. Approfondiamo l’argomento nel prossimo paragrafo.

Praticità del formato elettronico: ordine, distribuzione e utilizzo da parte dei collaboratori

Il dipartimento che si occupa della valutazione dei benefit adatti dovrà analizzare anche gli aspetti fiscali. Il passaggio ai buoni pasto elettronici, ulteriormente incentivato, consente di ottimizzare il costo del personale con uno strumento concreto per promuovere ancora di più un’alimentazione sana ed equilibrata.

Passiamo all’aspetto pratico, occupandoci dell’ordine e della distribuzione.

Per quanto riguarda i buoni pasto cartacei, al processo di ordine e spedizione da parte della società emettitrice segue la distribuzione dei tagliandi ai collaboratori, tipicamente all’inizio di ogni mese.

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Con i buoni pasto elettronici, la gestione risulta ottimizzata e rapida: le card nominali, dotate di banda magnetica, sono spedite un’unica volta all’attivazione del servizio e possono essere caricate dopo l’inserimento dell’ordine, comodamente da remoto grazie all’accesso al portale dedicato all’amministrazione.

Il formato elettronico permette di avere i buoni pasto sempre a portata di mano, riducendo i rischi di deterioramento o smarrimento dei titoli e consentendo di tracciare le operazioni, in tempo reale, e consultare l’importo disponibile. Si tratta di un vantaggio non da poco se si considera che, in questo modo, è possibile bloccare immediatamente la carta in caso di furto o smarrimento.

In tema strumenti digitali, le app gratuite per smartphone dedicate agli utilizzatori meritano un focus particolare. Le funzioni integrate permettono di gestire in tempo reale il proprio buono pasto elettronico e di:

  • visualizzare il saldo disponibile
  • cercare l’esercizio commerciale convenzionato più vicino
  • monitorare lo storico delle transazioni e gli importi caricati
  • accedere a servizi extra, come la sezione faq

Il Decreto Fiscale 2020 non ha modificato le indicazioni in merito alle categorie di esercenti convenzionabili, fornite dal Decreto MISE n.122/17, che puoi consultare a questo link.

Come individuare il fornitore di buoni pasto elettronici adatto all’azienda

Ecco le caratteristiche da valutare per determinare l’efficienza di un provider di buoni pasto.

Vastità dell’offerta

Trattandosi di un fringe benefit, anche il buono pasto concorre al raggiungimento dell’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei collaboratori e incrementare le performance. È fondamentale quindi che il fornitore illustri in modo completo e trasparente tutti i benefici nel breve e lungo termine. In questa fase, potrebbe essere utile richiedere una consulenza sulle modalità di ottimizzazione dei costi e sul calcolo del risparmio fiscale, oppure delle statistiche sull’apprezzamento del benefit da parte dei clienti.

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buoni pasto elettroniciRete di accettazione del buono pasto elettronico

Si tratta di un elemento decisivo per la scelta del provider. Da valutare, in questo caso, l’affidabilità degli esercizi commerciali convenzionati e l’ampiezza della rete per l’utilizzo del buono pasto elettronico. Il network di esercizi coinvolti consente di rispondere a una domanda sempre più eterogenea, estendendo la praticità del servizio anche alla grande distribuzione, per andare incontro a tutte le esigenze alimentari.

Capacità di guidare l’azienda nell’attivazione del servizio

Il fornitore che ha il compito di seguire l’azienda nell’attivazione del servizio dovrà basarsi sullo studio e l’analisi delle esigenze reali e concrete; per questa ragione, la fase di onboarding risulta molto delicata e cruciale e dovrebbe durare il tempo necessario a individuare le soluzioni più innovative e funzionali per i collaboratori e l’azienda.

È fondamentale affidarsi a un partner presente, disponibile e proattivo che non solo dimostri di ascoltare le esigenze, fin dai primi incontri, ma offra un supporto costante in tutte le fasi, anche dopo la definizione dell’accordo.


Nell’articolo di oggi, abbiamo analizzato gli aspetti principali della fase di integrazione dei buoni pasto elettronici in azienda, anche alla luce delle novità introdotte con il Decreto Fiscale 2020 che incentivano ancora di più l’utilizzo di strumenti digitali.

Come abbiamo visto, per integrare soluzioni capaci di diffondere benessere aziendale, è fondamentale ricercare un partner virtuoso e affidabile. I consulenti di Sodexo sono a tua disposizione: clicca qui e scopri di più!

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Argomenti: buoni pasto, welfare aziendale, buoni pasto elettronici

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