Le pause per il pranzo sono diritti irrinunciabili e nei contratti di lavoro, a seconda delle organizzazioni, ne vengono definiti gli orari previsti. I collaboratori ne hanno bisogno sia da un punto di vista fisico, per ricaricarsi con il giusto apporto calorico e affrontare così il resto della giornata con energia, sia da un punto di vista psicologico, perché è dimostrato come un break aiuti a migliorare la concentrazione.
In questo articolo, proveremo ad analizzare le soluzioni per trasformare la pausa pranzo in una vera e propria leva per le performance aziendali, con alcuni consigli applicabili alla quotidianità lavorativa.
Saltare la pausa pranzo per lavorare di più?
Niente di più sbagliato. Saltare la pausa pranzo, in realtà, si traduce in una limitazione delle performance nelle ore successive, causata da una perdita decisiva della concentrazione. Non è un caso che gli esperti in materia di Salute e Sicurezza non solo sconsiglino di saltare il pranzo, ma indichino anche come suggerimento di riposare per almeno 30 minuti stando seduti a tavola o su una poltrona, nel caso in cui l’ambiente dell’ufficio preveda un’area relax dotata di sedute più comode.
Esistono piccoli ma validissimi accorgimenti che possono essere introdotti nelle aziende, anche in quelle di piccole dimensioni: ecco alcuni suggerimenti da riportare al tuo responsabile, nei prossimi paragrafi!
Come trasformare la pausa pranzo in un ottimo strumento per incrementare le performance?
In un contesto sempre più orientato alla flessibilità degli orari e alla possibilità di lavorare in postazioni anche non fisse, la pausa pranzo resta un momento irrinunciabile e acquisisce una nuova forza, data dalla massima libertà da garantire ai collaboratori rispetto alle scelte alimentari e non solo.
Oltre alla proposta di una mensa aziendale, da valutare in termini di costi e di effettivo utilizzo, proprio in virtù di orari che possono non essere uguali per tutti, la soluzione più diffusa e apprezzata in Italia per valorizzare la pausa è il buono pasto.
Questo benefit, oggi disponibile sia in formato cartaceo che nel pratico formato elettronico, è uno dei primi esempi di welfare aziendale e con i suoi aggiornamenti ha seguito l’evoluzione della pausa pranzo.
Gli aggiornamenti non riguardano esclusivamente il formato dei buoni pasto, perché si estendono agli utilizzi, ampliati dalla normativa in vigore.
A garanzia della massima libertà di scelta, infatti, il buono pasto può essere utilizzato per l’acquisto di prodotti alimentari pronti al consumo presso una vasta rete di supermercati ed esercenti anche più locali, come i mercati rionali, gli agriturismi e gli ittiturismi o gli spacci presso le industrie alimentari. In questo modo, i collaboratori che scelgono di prepararsi i pasti a casa, per portare in ufficio la tradizionale “schiscetta”, hanno il sostegno dell’azienda che fa sentire la sua vicinanza, migliorando coinvolgimento e motivazione.
Il consiglio pratico per garantire una pausa di qualità è, in questo caso specifico, la predisposizione di spazi appositi: una piccola cucina per riscaldare i piatti, con microonde o angolo cottura, e delle sedute comode per condividere il break con i colleghi, migliorando anche la collaborazione.
Lo stesso discorso vale per chi scegli di uscire a pranzo: mettere a disposizione dei collaboratori i buoni pasto permette loro di decidere in totale libertà quali bar, ristoranti o tavole calde frequentare tra i tantissimi che accettano i buoni.
Se stai pensando di suggerire al tuo responsabile l’introduzione dei buoni pasto, è importante specificare che si possono rivelare degli strumenti efficaci per ottimizzare i costi aziendali. Vuoi saperne di più? Calcola il risparmio, cliccando qui!
Dopo l’aspetto alimentare su cui ci siamo concentrati fino a qui, è il momento di spostare il focus sulle iniziative legate al benessere che possono contribuire a ottimizzare la pausa e incrementare le performance. Alcuni esempi? Eccoli nei prossimi paragrafi.
Per incentivare l’attività fisica e quindi migliorare la salute dei collaboratori, si possono predisporre delle piccole sale fitness oppure organizzare dei corsi che aiutino a migliorare la postura, un problema per chi svolge un lavoro sedentario!
Se non sono disponibili spazi sufficienti in azienda, un’alternativa valida sono le convenzioni con le palestre o i buoni acquisto che nella loro versatilità possono essere utilizzati anche per centri fitness, spa o trattamenti di benessere.
Oltre ai vantaggi per la salute che si riflettono sulla diminuzione dei livelli di assenteismo, le soluzioni suggerite si rivelano un investimento strategico per il ritorno dimostrabile in termini di incremento delle performance. Queste iniziative a favore della qualità della vita, infatti, attivano un circolo virtuoso fatto di apprezzamento, riconoscimento, soddisfazione, motivazione e, appunto, performance.
Un ultimo consiglio, se stai pensando di suggerire al tuo responsabile una delle soluzioni presentate in questo articolo, riguarda la condivisione delle idee con i tuoi colleghi. Nella definizione di un piano di benefit, infatti, l’ascolto dei bisogni e delle preferenze è essenziale per il successo in termini di soddisfazione dei collaboratori. Alcune persone possono decidere di essere reperibili in pausa e di restare in sede, magari dotandosi di smartphone per la gestione delle emergenze, pensiamo al Customer Care o ai centralini. I commerciali o i tecnici che invece sono più abituati a spostarsi frequentemente sul territorio di loro competenza avranno i loro locali preferiti per i pranzi fuori. Anche in questo senso i buoni pasto contribuiscono a migliorare il tuo lavoro di gestione e autorizzazione delle note spese: scopri di più in questo articolo!
Sia le grandi aziende che quelle medio-piccole possono cogliere opportunità preziose valorizzando le pause pranzo dei loro collaboratori, soprattutto se sono in cerca di soluzioni per migliorare la capacità di attrarre nuovi talenti e la competitività sul mercato. Quando il clima aziendale migliora, infatti, oltre alla retention dei talenti aumenta anche quella dei clienti!
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