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Il benessere lavorativo dei collaboratori in remoto tra le sfide HR

benessere lavorativoIl benessere lavorativo è una condizione necessaria per incrementare la motivazione dei collaboratori, raggiungere gli obiettivi e migliorare le performance. Le iniziative a disposizione del dipartimento HR, per aumentare la soddisfazione rispetto ai ruoli in azienda, sono diverse. Tra queste, rientra anche lo smart working che tuttavia pone di fronte a una sfida: come garantire inclusione, coinvolgimento e benessere, anche lontani dall’ambiente di lavoro tradizionale? Proviamo a dare una risposta esaustiva ed efficace, nell’articolo di oggi.

Benessere lavorativo e smart working: le considerazioni per le aziende

In un momento storico in cui lo smart working si sta diffondendo in modo piuttosto generalizzato, anche tra le piccole e medie imprese, la vera sfida per i dipartimenti HR riguarda il consolidamento della collaborazione tra colleghi, in un contesto flessibile come quello del lavoro da remoto. Da un lato, infatti, queste iniziative nascono con l’obiettivo di migliorare il work-life balance; tuttavia, prevederle può non essere sufficiente per ottenere un effettivo aumento di motivazione, soddisfazione e performance.

Il team HR ha l’importante compito di analizzare vantaggi, rischi e aspettative legate al lavoro agile, offrendo ai collaboratori gli strumenti necessari per trasformare questa modalità in un’opportunità di cambiamento, sviluppando un approccio più efficace alle responsabilità e alle interazioni.

Il work-life balance è un elemento di forte interesse per i collaboratori, in ogni fascia d’età. Prevedendo una completa autonomia e organizzazione rispetto agli impegni di lavoro, lo smart working offre una risposta concreta alla necessità di gestire il tempo, senza compromessi rispetto alle passioni, agli affetti e alle proprie famiglie.

La digitalizzazione ha permesso una trasformazione delle modalità di lavoro, arrivando a quella che è definita agile, la cui flessibilità e assenza di vincoli supportano una migliore distribuzione del tempo e attivano un circolo virtuoso di benessere lavorativo e qualità della vita.

Ripensare l’ambiente di lavoro in quest’ottica, quindi, è una scelta strategica orientata alle necessità delle persone e, di conseguenza, agli obiettivi di business.

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Fin qui, abbiamo analizzato i vantaggi della modalità di lavoro agile, ma esistono anche controindicazioni? In alcuni casi, si potrebbe pensare che il lavoro da remoto possa portare a una sensazione di isolamento, alla difficoltà di separare l’ambiente di lavoro da quello domestico, all’incremento degli elementi di distrazione e, in alcuni casi, delle ore di lavoro. Tra i compiti del dipartimento Risorse Umane, troviamo quindi anche quello di guidare questo cambiamento, applicando al meglio la modalità di lavoro agile, per raggiungere l’efficacia e migliorare il benessere lavorativo.

benessere lavorativo lavoro agileCome trasformare il lavoro da casa in una effettiva modalità agile, aumentando la soddisfazione dei collaboratori? Ecco alcuni consigli, a seguire.

Rimanere connessi con il team

Tra le sfide dello smart working, troviamo la riduzione della socialità tra i collaboratori. Per ridurre questo rischio, è fondamentale mantenere salde le abitudini, alimentando ancora di più il senso di appartenenza all’azienda. Oltre a dedicare il tempo opportuno ad aggiornamenti e allineamenti interni ai gruppi di lavoro, è importante ritagliarsi del tempo di qualità insieme, anche se fisicamente distanti.

Le chat e i software di messaggistica si rivelano determinanti in questo senso, non solo per organizzare le attività e condividere informazioni, ma anche per mantenere sempre attivi i canali di comunicazione. È bene non dimenticare gli appuntamenti quotidiani e prendere un caffè virtuale insieme e chiacchierare in maniera informale.

Rispettare gli orari

Così come in ufficio, anche in smart working è fondamentale prevedere alcuni momenti di break. La pausa pranzo dovrebbe essere trascorsa rigorosamente lontano da schermi e dispositivi e possibilmente essere seguita da una passeggiata all’aria aperta o dalla lettura di un buon libro, per tornare al lavoro con la giusta energia.

Essere in grado di disconnettersi è alla base di un corretto work-life balance e l’azienda dovrebbe supportare la salute e la qualità della vita, ponendo particolare attenzione alla gestione degli orari. Un comportamento virtuoso, ad esempio, è quello di un responsabile che ricorda ai propri collaboratori in smart working di non organizzare riunioni all’ora di pranzo o in prossimità della fine della giornata di lavoro.

Predisporre un ambiente di lavoro adatto

Una delle potenziali controindicazioni dello smart working riguarda l’incremento degli elementi di disturbo. Anche in questo caso, oltre a fornire i dispositivi e gli strumenti per collegarsi da remoto, per assicurarsi il massimo livello di concentrazione e performance, il dipartimento HR può offrire alcuni consigli per realizzare uno spazio di lavoro confortevole e privo di distrazioni.

Organizzare l’agenda

L’organizzazione della giornata lavorativa è un passaggio fondamentale nell’integrazione efficace della modalità agile. Aggiornare l’agenda quotidianamente con to-do list e promemoria è cruciale per dedicare il giusto tempo agli impegni lavorativi, mantenendo il benessere lavorativo.


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Argomenti: benessere organizzativo

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