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Fuga dei talenti: quali sono le motivazioni principali?

fuga dei talentiUn aspetto ricorrente quando si parla di ottimizzazione della strategia aziendale riguarda le misure da adottare per contrastare la fuga dei talenti.

L’analisi delle ragioni per cui può accadere e l’attivazione di soluzioni rivolte alle esigenze dei collaboratori sono alla base del raggiungimento dell’obiettivo aziendale di incrementare il livello di retention.

Nell'articolo di oggi, approfondiremo le motivazioni principali per cui un talento decide di lasciare l’azienda, proponendo alcune soluzioni per limitare questo fenomeno.

Come supportare la crescita dei collaboratori e contrastare la fuga dei talenti

La conclusione più immediata a cui si giunge quando viene sollevato il tema della valorizzazione dei talenti in azienda, è l’offerta di un aumento salariale. Ma siamo sicuri che basti questo per soddisfare e migliorare la motivazione dei propri collaboratori?

Attraverso questo articolo vogliamo andare a fondo delle azioni e delle misure attivabili per gratificare i collaboratori, riconoscendone l’impegno profuso e le performance. 

La retribuzione offerta dall'azienda ha sempre il proprio peso, sia in fase di valutazione di una proposta di assunzione, sia quando arriva il momento di ottenere un aumento (dovuto ad esempio, all'avanzamento di livello o a scatti di anzianità). Tuttavia, il contributo economico può non bastare ad accrescere il senso di appartenenza a una realtà, così come non è sufficiente per fare sì che i collaboratori si sentano pienamente soddisfatti e apprezzati. La soluzione è l’attivazione e la promozione di misure studiate ad hoc che rispondano alle esigenze personali di ciascuno.

Prima di entrare nel merito delle ragioni che spingono i collaboratori a lasciare il proprio posto di lavoro, facciamo una breve premessa.

Il concetto di retention nasce per misurare l’effettiva capacità di un’azienda di attrarre e trattenere i talenti. La ragione che spinge a osservare regolarmente questo dato è la consapevolezza che sono i collaboratori i principali artefici dell’incremento delle performance. Al successo individuale, ottenuto con impegno e dedizione, infatti, si deve il raggiungimento di obiettivi di business importanti e pianificati da tempo. Non si tratta unicamente di valorizzare l’operato delle persone, ma di mettere al centro della strategia aziendale il benessere e la serenità di ciascuno, perché è proprio da sentimenti positivi che nascono progetti ambiziosi.

Vediamo le motivazioni più comuni a cui è attribuibile la fuga dei talenti.

Non è previsto un piano welfare

I benefit rappresentano un incentivo importante per i collaboratori: non hanno solamente l’obiettivo di incrementare il benessere in azienda ma, offrendo servizi dedicati alle necessità personali, supportano il work-life balance, ovvero la garanzia di un giusto equilibrio tra impegni lavorativi e vita privata.

Iniziative non monetarie, quindi, ma destinate a impattare positivamente sull'organizzazione della giornata.

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Supportare a pieno i ritmi quotidiani dei collaboratori implica introdurre, tra gli incentivi, servizi innovativi caratterizzati da libertà di utilizzo e agevolati da un punto di vista fiscale. È il caso del buono pasto, un ticket fornito dal datore di lavoro che sostituisce il servizio di mensa ma che può essere utilizzato in totale autonomia presso un’ampia gamma di esercizi commerciali convenzionati, tra cui i supermercati.

La possibilità di godere di una pausa pranzo totalmente libera e di utilizzare i buoni pasto anche in altre situazioni è uno dei vantaggi del benefit aziendale forse più diffuso nelle imprese italiane che vogliono offrire un contributo concreto alla qualità della vita dei loro collaboratori. 

Dal punto di vista fiscale, il buono pasto è escluso dalla tassazione fino all'importo facciale di 4€ al giorno nel formato cartaceo e fino a 8€ al giorno nel formato elettronico. Per l'azienda i costi di questo benefit sono quindi più che vantaggiosi, in particolare se paragonati a un'indennità sostitutiva del servizio di mensa.

Non vengono valorizzate competenze e performance

Una delle ragioni che allontana i collaboratori dalla propria azienda è la mancanza di gratificazioni che, a lungo andare, genera profonde insoddisfazioni. Molto spesso, competenze e risultati sono dati per scontati, dando la percezione che impegno e lavoro non siano poi così importanti alla luce di un obiettivo raggiunto.

Qual è la soluzione? È fondamentale stabilire una relazione fondata sul dialogo che supporti i momenti di condivisione e la consapevolezza per i collaboratori dell’importanza di dare e ricevere feedback costruttivi.

Solo così si contribuirà a creare un clima sereno, trasparente e aperto al confronto.

Non si investe sui collaboratori

Corsi di formazione, aggiornamento e progetti fuori sede hanno un potenziale enorme per azienda e collaboratori. Queste attività arricchiscono l’esperienza lavorativa di elementi nuovi e motivano a migliorare regolarmente le proprie competenze, perché stimolano la curiosità e l’ambizione.

In questo modo, si favorisce un approccio positivo nei confronti dello studio, della formazione e dello sviluppo delle abilità, tutte competenze alla base della crescita individuale e del miglioramento delle performance aziendali. 

Le imprese che non investono sulle proprie risorse umane rischiano di compromettere la stessa vision dell’azienda e spesso l’errore più comune è la convinzione di non potere ottenere risultati tangibili e benefici in termini di ROI. Al contrario, valorizzando il know-how dei collaboratori si è in grado di realizzare progetti e raggiungere obiettivi, superando anche le previsioni.

 



Nell'articolo di oggi abbiamo identificato le ragioni che motivano la fuga dei talenti e le soluzioni attivabili per incrementare il livello di retention aziendale.

Un’azienda che si propone di supportare il benessere e pone al centro dell’attenzione la serenità dell’ambiente di lavoro sa perfettamente che a partire da un clima positivo si generano le giuste condizioni per migliorare le performance e raggiungere obiettivi ambiziosi. 

Abbiamo visto come, tra le soluzioni a disposizione delle imprese per migliorare il coinvolgimento dei collaboratori, il benefit del buono pasto sia una delle più diffuse.

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Argomenti: buoni pasto, benefit aziendali, attrarre e trattenere talenti

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