Le ragioni che portano i collaboratori a maturare un senso di soddisfazione rispetto al loro ruolo possono essere diverse, da motivazioni personali - legate all'ambizione di uno sviluppo professionale - all'ambiente di lavoro particolarmente stimolante e collaborativo. Per essere competitive, oggi, le aziende hanno il compito di tutelare il benessere organizzativo, anche per ridurre il turnover personale, migliorare la reputazione e continuare a esercitare una capacità di attrarre talenti.
Nel nuovo articolo della rubrica Pillole di Welfare, vedremo 4 suggerimenti per le aziende che desiderano fidelizzare e motivare i collaboratori.
Diminuire il turnover personale fidelizzando i talenti: ecco come
Prima di analizzare le soluzioni adatte per coinvolgere i collaboratori, migliorare l’ambiente di lavoro e di conseguenza incrementare le performance, è fondamentale focalizzarsi sulla crescente importanza del benessere organizzativo per le aziende.
Quando i collaboratori sono il vero motore delle attività, diventano una leva estremamente efficace per ottimizzare le strategie e le performance. Creare le condizioni per cui sentano di potere fare la differenza, mettendo in gioco carisma, impegno e creatività risulta estremamente vantaggioso.
Per formare un gruppo di lavoro bene equilibrato occorre tempo; ciò significa che dovere fare a meno anche di un solo componente possa creare uno squilibrio, con conseguenze sulle performance. I colleghi, infatti, in attesa che si concluda il processo di selezione di nuovi talenti, dovranno impegnarsi di più per portare a termine i progetti già avviati, nel modo migliore possibile.
Per queste ragioni, valorizzare i ruoli e creare le condizioni per cui nei collaboratori maturi un processo di crescita continua sono alcune delle leve per incrementare i livelli di soddisfazione e di motivazione, cogliendo opportunità anche in un contesto di cambiamento.
Di turnover si è parlato anche nel workshop dal titolo “Self-leadership e felicità al lavoro”, organizzato da Sandro Formica e tenutosi a Milano il 27 novembre scorso. L’evento, organizzato in partnership con Forbes Italia, ha visto la partecipazione di 65 dirigenti aziendali, AD, manager e professionisti, interessati a cambiare il proprio approccio al lavoro. Come sottolineato nel corso del workshop, queste tematiche non riguardano esclusivamente aziende multinazionali, ma dovrebbero motivare tutti indistintamente, a partire dai piccoli imprenditori. Emerge, infatti, una forte correlazione tra le soluzioni mirate a incrementare le performance e il benessere organizzativo che genera un circolo virtuoso in termini di maggiore soddisfazione dei collaboratori e diminuzione dei livelli di turnover del personale.
Una percentuale minima di ricambio in azienda è fisiologica: pensiamo all'assunzione di nuovi talenti con l’obiettivo di formarli per sostituire collaboratori che hanno cambiato mansione o sono andati in pensione. Si tratta, in questo caso, di un turnover naturale, necessario anche per accogliere le nuove sfide del mercato che richiedono l’integrazione di tecnologie innovative, l’ottimizzazione dei processi e degli strumenti di lavoro.
A seguire, alcuni consigli efficaci per ridurre il turnover personale, migliorando l’ambiente di lavoro.
1. Introdurre benefit e misure ad hoc
Mettere a disposizione benefit e soluzioni si misura è fondamentale per ridurre la percentuale di turnover; un piano di welfare può contribuire a rafforzare l’immagine aziendale, soddisfacendo i desideri più diversi.
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Oltre a dimostrare un interesse concreto nei confronti dei collaboratori, si offrono loro degli strumenti concreti a sostegno della qualità della vita. Con il buono pasto - disponibile in formato cartaceo o elettronico - ad esempio, si ha accesso a un benefit sostitutivo del servizio di mensa, ma si supporta anche il benessere personale, fisico e psicofisico, promuovendo un’alimentazione bilanciata.
2. Guidare il change management
Il modo in cui l’azienda accoglie il cambiamento ha un peso sulla percezione dei collaboratori rispetto al proprio ruolo. Le imprese medio-piccole, in questo senso, potrebbero sfruttare a proprio favore la caratteristica di avere una struttura organizzativa più agile, per introdurre una strategia mirata al cambiamento partendo, perché no, proprio dalla trasformazione digitale.
3. Favorire l’acquisizione di nuove competenze
Per cogliere importanti opportunità professionali, le competenze dei collaboratori ricoprono un ruolo determinante, per portare avanti progetti con successo. Permettere loro di accedere a piani di formazione e sviluppare nuove skill, in linea con la domanda di mercato e il cambiamento tecnologico si rivela strategico, non solo per la crescita personale, ma anche per la reputazione dell’azienda.
4. Premiare i collaboratori
Riconoscere le performance, premiandole adeguatamente con un dono speciale, contribuisce a diffondere la soddisfazione e la serenità dell’ambiente di lavoro. Inoltre, gli imprenditori dovrebbero condividere il valore di una comunicazione trasparente e responsabile, per coinvolgere il team e incoraggiare l’espressione di idee innovative.
Nell'articolo di oggi, abbiamo individuato alcune best practice utili alle aziende per fidelizzare i collaboratori e ridurre il turnover personale. Un clima aziendale sereno e costruttivo è determinante per incrementare le performance e migliorare la motivazione in azienda.
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