Il buono pasto è un benefit aziendale che si è diffuso negli anni, grazie anche alle normative aggiornate che hanno incrementato il vantaggio a disposizione dei collaboratori e ridotto i costi fiscali per le imprese. I buoni pasto, disponibili in versione cartacea ed elettronica, riservano altri benefici imperdibili.
Te li proponiamo tutti, in un pratico glossario dalla A alla Z, nell’articolo di oggi.
Buoni pasto: il glossario completo dalla A alla Z
I buoni pasto rappresentano un’opportunità di risparmio per i collaboratori e per l’azienda: mentre i primi possono disporre di uno strumento pratico che risponde alle loro esigenze alimentari, le imprese che scelgono di introdurre questo benefit registrano un risparmio sensibile sui costi aziendali, sia per la gestione della pausa pranzo, sia per le opportunità di defiscalizzazione.
In che modo? Ecco una breve sintesi:
- il costo dei buoni è deducibile fino a 4€ al giorno per quanto riguarda i titoli cartacei e 8€ al giorno per il formato elettronico (Legge di Bilancio 2020)
- il benefit è esente da oneri previdenziali ed escluso dal calcolo del TFR
- l’IVA è detraibile al 100% con aliquota agevolata per le aziende al 4%
Le imprese che scelgono di offrire altri incentivi, come l’erogazione in busta paga dell’indennità sostitutiva del servizio di mensa, dovranno sostenere i costi della comune tassazione dei redditi da lavoro per dipendenti e assimilati.
A proposito di vantaggi per aziende e collaboratori, ANSEB (Associazione Nazionale Società Emettitrici Buoni Pasto) ha recentemente pubblicato una circolare, scaricabile da questo link, che chiarisce le disposizioni in merito al riconoscimento del buono pasto ai collaboratori in smart working.
“Non vi è alcun divieto al riconoscimento del buono pasto al lavoratore agile, se previsto dalla sua azienda”.
Con questa comunicazione, ANSEB invita tutte le aziende a continuare a mettere a disposizione dei collaboratori le misure di welfare concordate, allineandosi alle esigenze di una popolazione sempre più digitalizzata e smart.
Continuiamo a parlare di vantaggi, con un pratico glossario per scoprirli tutti, dalla A alla Z.
A: alimentazione
I buoni pasto supportano un’alimentazione sana e bilanciata, fondamentale per assicurare i nutrienti necessari e portare a termine gli impegni della giornata con la giusta energia.
B: benefit
Il buono pasto è uno tra i benefit più apprezzati e diffusi, per la praticità del servizio e per gli effetti positivi che generano un circolo virtuoso di benessere, soddisfazione, motivazione e performance. Sai quali sono i benefit aziendali più utilizzati in Italia? Scoprili in questo articolo che analizza i risultati di un’indagine IPSOS.
C: collaboratori
L’introduzione di misure a sostegno del benessere e della qualità della vita contribuisce a incrementare le performance, con un impatto positivo sull’ambiente di lavoro, la reputazione dell’azienda e, di conseguenza, sulla riduzione del turnover. Inoltre, i buoni pasto messi a disposizione dei collaboratori non sono soggetti a tassazione, come vedremo nel prossimo punto del glossario.
D: defiscalizzazione
I tetti di defiscalizzazione sono stati oggetto di un aggiornamento con la Legge di Bilancio che ha ridefinito le quote che non concorrono alla formazione del reddito da lavoro. Il formato elettronico risulta ancora più vantaggioso. Vediamo perché alla prossima voce.
E: elettronico
La Legge di Bilancio 2020, disponendo una modifica alle soglie di esenzione, ha reso il formato elettronico ancora più conveniente per le imprese. Con la modifica al trattamento fiscale dei buoni pasto elettronici e l’innalzamento a 8€ della quota di defiscalizzazione, le aziende hanno l’opportunità di mettere a disposizione dei collaboratori un contributo maggiore a sostegno delle scelte alimentari, con l’ulteriore vantaggio della praticità dello strumento, innovativo e completamente tracciabile.
F: fidelizzazione
I benefit aziendali possono contribuire concretamente a fidelizzare i collaboratori, migliorandone la soddisfazione e la percezione rispetto al ruolo svolto; la diretta conseguenza è una riduzione significativa dei livelli di turnover che ha un impatto positivo sull’immagine aziendale e sulla sua capacità di attrarre talenti.
G: GDO
La normativa attualmente in vigore consente di utilizzare fino a otto buoni pasto per transazione al giorno, esclusivamente per prodotti alimentari pronti al consumo, anche presso i punti vendita della grande distribuzione organizzata.
H: HR
Il dipartimento di Risorse Umane ha un ruolo cruciale nell’attivazione delle soluzioni più adatte per rispondere alle esigenze dei collaboratori, ma anche nel monitoraggio degli effetti generati. I buoni pasto rientrano nella categoria dei fringe benefit, ovvero offerti in aggiunta alla retribuzione stabilita dal contratto di lavoro.
I: imprese
Non solo i collaboratori, ma anche le imprese godono di importanti incentivi fiscali. Per comprendere al meglio la natura della soluzione e le possibilità di ridurre i costi, è fondamentale affidarsi a un partner di fiducia, in grado di guidare l’avvio del progetto e seguirlo in ogni sua fase.
L: luoghi
I collaboratori possono utilizzare il benefit del buono pasto sia per la pausa pranzo, sia per la spesa presso gli esercizi convenzionati che preferiscono, scegliendo tra punti vendita della GDO, mercati rionali, agriturismi, ittiturismi, bar, ristoranti, tavole calde e spacci di industrie alimentari.
M: motivazione
La motivazione è un elemento cruciale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi aziendali. Incrementarla è quindi fondamentale, anche per la sua capacità di migliorare la fidelizzazione dei collaboratori e attrarre nuovi talenti.
N: normativa
La normativa italiana chiarisce ogni dubbio in merito alle soglie di esenzione, la cumulabilità dei buoni e gli esercizi commerciali convenzionati. La più recente, alla data di pubblicazione di questo articolo, è la Legge di Bilancio 2020. Chi ha diritto ai buoni pasto? Leggi le risposte qui!
O: opportunità
Le aziende dovrebbero cogliere tutte le opportunità a loro disposizione per diffondere benessere: una di queste è senza dubbio l’introduzione del buono pasto, collocato al primo posto della classifica dei benefit più utilizzati dal 70% delle persone intervistate dall’indagine IPSOS che abbiamo citato in precedenza.
P: performance
Integrare strumenti concreti, all’interno di un piano di welfare completo, permette di rispondere alle esigenze dei collaboratori, contribuendo all’incremento delle performance e al raggiungimento degli obiettivi.
Q: qualità della vita
All’inizio di questo articolo, abbiamo introdotto il tema dell’importanza di un’alimentazione sana e bilanciata, essenziale per migliorare la qualità della vita. Sapevi che la pausa pranzo ricopre un ruolo chiave nella capacità di concentrazione sul lavoro? Leggi di più nell’articolo dedicato
R: retention
L’employee retention rate è un indicatore che misura la percentuale di collaboratori che rimangono in azienda in un dato arco temporale. È uno strumento utile per comprendere se le strategie adottate siano efficaci o, al contrario, occorra intervenire su uno o più aspetti. Un programma di welfare completo e aggiornato – che può comprendere anche i buoni pasto - contribuisce a fidelizzare i collaboratori e ad aumentare i livelli di retention.
S: soluzioni di welfare
La scelta tra un piano welfare aziendale strutturato, che si può avvalere di una piattaforma integrata, e l’introduzione di soluzioni più flessibili dipende molto dagli obiettivi che intende porsi l’azienda. In questo articolo sono spiegate nel dettaglio caratteristiche e differenze tra le due opzioni.
T: tagliando
I buoni pasto cartacei, i tagliandi sui quali sono riportati nome e valore facciale, hanno vissuto un’evoluzione con la versione elettronica: una card magnetica simile a un bancomat, ricaricabile da remoto e utilizzabile comodamente attraverso i lettori POS degli esercenti convenzionati.
U: utilizzo
Che si tratti del formato cartaceo o della card elettronica, l’utilizzo del buono pasto risulta pratico e immediato, grazie all’ampio network di esercizi commerciali convenzionati e alla possibilità di usare i buoni anche nei giorni festivi.
V: versatilità
Il buono pasto è una soluzione estremamente versatile e apprezzata dai collaboratori più giovani, anche grazie alla possibilità di utilizzarlo per la spesa alimentare.
Z: generazione Z
Definire un piano di attività che soddisfi le diverse esigenze dei collaboratori è una sfida complessa per le imprese. Le strategie di welfare devono misurarsi costantemente con le novità del mercato, adattandosi ai cambiamenti degli stili di vita e alle scelte personali.
La generazione Z si sta affacciando ora alle prime esperienze lavorative e, molto probabilmente, maturerà bisogni diversi rispetto alle figure più senior che apprezzeranno soluzioni che coinvolgono la famiglia e sostengono la genitorialità.
Per questa ragione, è fondamentale promuovere, introdurre e sostenere iniziative personalizzate e su misura.
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