Attivare un piano di welfare aziendale si rivela strategico, per le imprese e i collaboratori: i primi hanno l’opportunità di rispondere alle esigenze più diverse, dimostrando vicinanza e sostegno ai propri dipendenti. Quest’ultimi, grazie alla proposta di un piano personalizzato, si sentono maggiormente coinvolti, ascoltati e motivati, elementi alla base della riduzione del turnover e dell’incremento delle performance.
Per assicurarsi il successo di un progetto di questo tipo, l’integrazione in azienda di un piano concreto può non essere sufficiente, è fondamentale infatti misurare il ROI per analizzare l’andamento delle attività e attuare le eventuali migliorie. Continua a leggere questo articolo per scoprire i consigli in merito!
Welfare aziendale: come fare per incrementare il benessere dei dipendenti
Sia che si scelga di dotarsi di una piattaforma welfare - dalla quale ciascun collaboratore potrà scegliere in piena autonomia quali servizi attivare - o si propenda per mettere a disposizione benefit flessibili, pronti all'utilizzo in qualunque momento dall'attivazione, il successo del progetto di welfare aziendale dipende molto dal modo in cui ne vengono comunicati gli obiettivi e monitorati i risultati.
La prima fase dell’integrazione di servizi dedicati comprende l’analisi delle esigenze dei collaboratori. L’età, lo stile di vita e necessità familiari sono indicatori utili, perché determinano le esperienze di vita personale e di conseguenza orientano verso l’utilizzo di servizi specifici e attenti ai propri progetti.
Nello specifico, quali benefit e servizi rientrano tra le iniziative di welfare attivabili dalle aziende?
- buoni pasto
- buoni acquisto
- biglietti per cinema, teatro, musei
- sport
- corsi di lingue
- corsi di formazione
- viaggi
- asili nido
- scuole materne
- rimborso per libri scolastici
- piani assicurativi
- assistenza medico-sanitaria integrativa
- piani previdenziali
- agevolazioni per i mutui
A questo proposito, la normativa specifica che i servizi di trasporto collettivo, quelli legati al tema educativo-ricreativi, l’assistenza sociale, sanitaria e di culto, i servizi per l’infanzia e per i familiari anziani o non autosufficienti, le borse di studio e i buoni pasto e acquisto non sono imponibili fino alla soglia di € 258,23 (come previsto dall'Art.51 comma 3 del TUIR).
Inoltre, è prevista la deducibilità totale o parziale ai fini IRAP e IRES da parte dell’azienda, a seconda che siano stati erogati adottando o meno un regolamento aziendale, oltre che l’esenzione da prelievi contributivi per i collaboratori. I benefit possono essere utilizzati anche a distanza di tempo, compatibilmente con le condizioni concordate.
Nelle aziende che scelgono di attivare una piattaforma di welfare, i collaboratori hanno l’opportunità di pianificare la distribuzione del conto welfare tra le aree a loro disposizione. Anche in questo caso, occorre porre particolare attenzione al termine prestabilito per utilizzare i crediti a disposizione, solitamente specificato in ciascun contratto.
Poiché l’obiettivo del welfare aziendale è offrire un sostegno concreto alla qualità della vita, allora è fondamentale misurare regolarmente il risultato del progetto, per modificare o integrare ulteriori iniziative. Qui entrano in gioco i KPI, gli indicatori chiave di prestazioni che servono a calcolare i risultati di un progetto.
Gli indicatori del welfare aziendale possono essere di tipo qualitativo e quantitativo, ad esempio:
- efficienza
- qualità
- livello di servizio offerto
- performance
- clima aziendale
- responsabilità sociale dell’impresa
A partire dai KPI, si può procedere con la misurazione del ritorno sull'investimento. Anche in questo passaggio, possiamo distinguere tra metriche quantitative e qualitative. Nel primo caso, si parla di informazioni concrete circa le iniziative e le strategie intraprese, mentre nel secondo caso il ROI risiede nel capitale umano e comprende elementi da cui partire per incrementare il ritorno del progetto. Vediamo come fare nei prossimi paragrafi.
Formazione
Si tratta di un percorso di crescita a tutti gli effetti: l’azienda ha la possibilità di sviluppare un piano su misura, focalizzato su singole competenze e obiettivi. Investire in percorsi di formazione permette di coinvolgere i collaboratori in un progetto mirato a consolidare o acquisire nuove skill.
Identità professionale del collaboratore
Valorizzare i collaboratori è uno dei metodi più efficaci per incrementare le performance. Come fare? Premiandoli, ringraziandoli, dimostrando attenzione e vicinanza con soluzioni mirate al miglioramento del benessere organizzativo.
Cultura aziendale
Comunicare a tutti i livelli la visione, la mission, i valori e gli obiettivi aziendali contribuisce a migliorare l’ambiente di lavoro e la percezione rispetto al ruolo svolto. Il senso di appartenenza è un elemento che incide in modo particolare sulle performance e prende vita anche grazie alla diffusione di una cultura aziendale efficace.
Nell'articolo di oggi, abbiamo parlato di welfare aziendale: come fare per migliorare il ROI delle attività e ottenere risultati di successo? Mantenere il focus sui collaboratori è il principio cardine dal quale partire per implementare soluzioni e iniziative su misura.
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