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Perché è necessario ripensare l'ambiente di lavoro nel new normal

03-Perché è necessario ripensare lambiente di lavoro nel new normal-Depositphotos_378494938_l-2015-BlogUna delle attività prioritarie per il dipartimento di Risorse Umane oggi è l’organizzazione dell’ambiente di lavoro sulla base delle esigenze emerse durante la pandemia.

Il new normal richiede infatti la definizione di una strategia che tenga conto degli obiettivi aziendali e delle nuove consapevolezze per guidare al meglio la transizione al cambiamento. Continua la lettura per saperne di più!

Ambiente di lavoro: come si adatta al contesto del new normal?

La crisi dovuta all’emergenza pandemica e le misure di contenimento applicate hanno portato sempre più aziende a ripensare l’ambiente di lavoro, creando un modello ibrido che tenga conto delle necessità emerse e dei nuovi comportamenti acquisiti a tutti i livelli.

Il dipartimento HR ha il compito di guidare il cambiamento, bilanciando gli obiettivi aziendali con le nuove esigenze dei collaboratori, orientate a un sempre maggiore consolidamento del work life balance.

Per comprendere meglio come potrebbero evolversi le aziende nel prossimo futuro, dobbiamo partire dal concetto di new normal, l’insieme dei comportamenti che emergono a seguito di un periodo di trasformazione. A rendere la normalità nuova appunto sono le tendenze, le abitudini e gli approcci inediti ai quali adattarsi per ripartire con progetti innovativi.

Per non lasciarsi sfuggire alcuna opportunità di miglioramento dell’efficienza e della soddisfazione a tutti i livelli, occorre elaborare l’esperienza acquisita nei periodi di lockdown, applicando gli elementi strategici che sono risultati più efficaci ai contesti già conosciuti.

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In questo modo, possono essere tracciati i profili dei modelli ibridi, caratterizzati da maggiori flessibilità e autonomia, con gruppi di lavoro che tornano a vivere la sede, se necessario per il tipo di attività, ma possono continuare a scegliere di operare anche da remoto.

Come creare un ambiente di lavoro ideale?

Di recente, Great Place to Work ha presentato “Flexible Working in an Uncertain World”, uno studio sulle tendenze che caratterizzeranno le modalità di lavoro nel prossimo futuro. Il report spazia dalle opportunità alle sfide, fino alle aspettative delle aziende che si apprestano a delineare le nuove strategie e procedure.

La maggior parte delle realtà intervistate è consapevole dell’impatto dello smart working sulle vite dei collaboratori e di come il tema sia passato dall’essere marginale e riservato alle imprese più strutturate a coinvolgere anche quelle di piccole e medie dimensioni in poche settimane.

Oggi, l’obiettivo di sempre più aziende è il miglioramento della quotidianità dei dipendenti, mettendo a disposizione iniziative e strumenti capaci di rispondere in modo efficace alle diverse esigenze.

Lo studio citato inviata a una riflessione riflette sull’importanza della valorizzazione del lavoro in presenza nei contesti che richiedono scambi costruttivi di idee e stimoli alla creatività. Allo stesso modo, lo smart working si conferma la soluzione adatta a garantire il work life balance.

Perché i progetti ibridi siano davvero efficaci, è fondamentale semplificare la comunicazione tra i diversi gruppi di lavoro operativi dalla sede e da remoto. Gli strumenti digitali, i software di gestione dei progetti e le infrastrutture devono supportare la collaborazione, garantendo allo stesso tempo la sicurezza informatica e la tutela della privacy.

Alla base di una cultura del lavoro dinamica, troviamo una maggiore autonomia, incoraggiata da una visione organizzativa all’avanguardia e da piattaforme smart.

A questo proposito, non dimentichiamo l’impatto degli strumenti di welfare elettronici e digitali sul potere d’acquisto e la libertà di scelta: i servizi erogabili come benefit come i buoni acquisto sono deducibili fino al valore di 258,23€ per dipendente. Clicca qui per saperne di più!

L’evoluzione di uffici e spazi di lavoro

Raggiungere un equilibrio tra lavoro in presenza e da remoto può rafforzare le relazioni, stimolare la creatività e la capacità di innovazione; ci aspettiamo che gli uffici post-pandemia riflettano quindi sia i bisogni dei dipartimenti – in termini di efficacia e raggiungimento degli obiettivi di business - sia le esigenze individuali, orientate alla ricerca di silenzio e concentrazione.

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Inoltre, sarà necessario continuare a garantire il pieno rispetto dei protocolli, favorendo spazi ampi, postazioni distanziate e attente misure di sanificazione; a questo proposito, sarebbe meglio optare per superfici antimicrobiche e antibatteriche, come legno, argento o pietra naturale. Potremmo persino assistere a un progressivo abbandono delle scrivanie, a favore di postazioni condivise da mantenere sempre libere da oggetti ed effetti personali.

È bene non sottovalutare alcuni aspetti stilistici che influenzano il benessere e la creatività, come le pareti dai colori tenui e caldi, gli angoli relax e l’utilizzo di piante per l’arredo. Oltre a mantenere l’ambiente sano, purificando l’aria ed eliminando le tossine, le piante conferiscono all’ufficio un’atmosfera intima e accogliente, simile a quella domestica.


Come ricreare un ambiente di lavoro motivante e orientato alle performance? Nell’articolo di oggi abbiamo approfondito qualche consiglio utile per il dipartimento di Risorse Umane, impegnato nella riorganizzazione dei modelli aziendali.

Per scoprire tutte le soluzioni concrete per supportare la qualità della vita dei dipendenti e generare un circolo virtuoso di benessere, prenota una consulenza gratuita!

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Argomenti: benessere organizzativo, motivazione del personale, cultura aziendale agile

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