Per molte aziende, le settimane che seguono il periodo di chiusura o di vacanze dei collaboratori coincidono con la pianificazione di strategie e obiettivi. Si tratta di un momento atteso che richiede la giusta energia e concentrazione; in questi mesi ricchi di cambiamenti, tra le priorità del dipartimento di Risorse Umane c’è anche la gestione del rientro in ufficio dei colleghi.
A questo proposito, quali attività programmare? Continua a leggere l’articolo per scoprirlo.
La gestione del rientro in ufficio tra gli obiettivi HR
Il rientro dalla pausa estiva rappresenta un momento propizio per concentrarsi sulle nuove sfide; in questo momento, si delineano i contorni dei nuovi progetti ai quali dedicarsi nelle settimane successive.
Il dipartimento di Risorse Umane si occupa di diverse attività, tra cui:
- lo sviluppo di programmi di carriera
- la valutazione del fabbisogno aziendale, competenze incluse
- il coordinamento dei piani di formazione
- la selezione di nuovi talenti
In questo contesto in continua trasformazione, ancora influenzato dall’emergenza pandemica, le HR sono incaricate della gestione di un altro importante compito: il rientro in ufficio dei collaboratori.
Rientro in ufficio tra nuova normalità e tendenza del futuro
Pianificare un ritorno alle abitudini, che comprendano anche il lavoro in presenza, potrebbe sembrare una sfida complessa. Infatti, occorre considerare che negli ultimi mesi le dinamiche aziendali hanno subito profonde trasformazioni.
I mesi più complessi della crisi sanitaria hanno imposto alle imprese una risposta pronta, orientata alla sicurezza e al rallentamento del contagio; lo smart working - fino ad allora un’opzione accessibile occasionalmente - si è evoluto in una modalità necessaria per tutelare i dipendenti e le loro famiglie.
Durante le settimane successive si è assistito alla diffusione della digitalizzazione e al potenziamento degli strumenti per lavorare da remoto, senza inficiare performance e motivazione.
Mettendo a disposizione benefit e servizi di welfare digitali, inoltre, le aziende hanno continuato a generare un circolo virtuoso, dimostrando vicinanza a tutti i livelli.
Queste misure non hanno contribuito solo al miglioramento del benessere e del clima lavorativo, ma hanno posto le basi per la nascita dell’azienda del futuro: un ambiente ibrido, guidato da principi di autonomia e responsabilità individuali, dove le esperienze digitali si alternano al lavoro in presenza.
Per gestire al meglio il rientro in ufficio dei colleghi, assicurando alti livelli di concentrazione, è necessario adattarsi alla nuova normalità. Ecco una serie di best practice da applicare fin da subito.
Garantire il rispetto delle norme
Le aziende hanno il dovere di tutelare la salute dei collaboratori, evitando che siano esposti a rischi.
Ora che sempre più imprese alterneranno smart working a lavoro in presenza, è fondamentale che gli ambienti siano mantenuti salubri e arieggiati. Inoltre, è indispensabile esporre in aree ben visibili il regolamento con i comportamenti da seguire per prevenire il contagio.
Laddove possibile, è preferibile utilizzare i canali digitali per comunicare con clienti e fornitori.
Le norme di sicurezza riguardano anche la pausa pranzo, il momento della giornata più sensibile ad assembramenti. Scegliendo un locale vicino alla sede aziendale, si riducono i rischi di contagio nelle aree break e si contribuisce a mantenere gli ambienti puliti.
In alternativa, è necessario rispettare le indicazioni sul numero massimo di persone ammesse nella sala adibita al break, così come i dovuti distanziamenti.
Mettere a disposizione ai collaboratori uno strumento pratico, versatile e smart come il buono pasto elettronico supporta la libertà di scelta rispetto al luogo in cui trascorrere la pausa. Iinoltre, gli uffici amministrativi possono gestire le operazioni attraverso un pratico portale, senza che sia necessario distribuire di persona i buoni pasto.
Bilanciare digital recruiting e incontri in presenza
Se in un primo momento l’impossibilità ad avere incontri di persona è stata una delle condizioni più complesse da gestire, oggi questo limite è superabile.
Il rientro in azienda ha permesso al dipartimento delle Risorse Umane di integrare al meglio le diverse forme di recruiting, senza rinunciare ad alcun vantaggio; i processi di selezione da remoto possono supportare il dipartimento nelle prime fasi di scrematura, aiutando a ottimizzare tempi e risorse.
Allo stesso modo, l’incontro in presenza con i candidati che hanno superato le prime fasi può favorire la scelta del potenziale nuovo collaboratore.
Promuovere spazi di lavoro ibridi
Come abbiamo anticipato nel corso dell’articolo, l’azienda del futuro sarà caratterizzata da un approccio ibrido, complice la nascita di nuovi strumenti e tecnologie.
L’interazione a distanza si è dimostrata efficiente e, in molti casi, ha contribuito al miglioramento del work life balance.
L’idea è che il prossimo futuro sia caratterizzato da un maggiore equilibrio tra lavoro da remoto e in presenza; molte imprese stanno già avviando questo format, attraverso la pianificazione settimanale che consenta a ognuno di organizzarsi sulla base delle proprie necessità.
Nell’articolo di oggi, abbiamo parlato di rientro in ufficio, approfondendo le best practice per organizzarlo al meglio e in sicurezza.
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