Il buono pasto elettronico è nato come alternativa alla versione cartacea, diventando ben presto un formato molto apprezzato. Per comprendere la ragione della diffusione, occorre fare una riflessione sulla quotidianità e la nuova normalità lavorativa, che vedono il consolidamento delle abitudini digitali, con l’utilizzo di strumenti agili e smart.
Continua a leggere l’articolo per scoprire in che modo i buoni pasto elettronici rispondono alle esigenze più diverse, generando un circolo virtuoso di benessere in azienda.
Buono pasto elettronico: caratteristiche ed elementi distintivi
Nel tempo, il buono pasto si è trasformato in uno strumento di welfare pratico e vantaggioso per imprese e collaboratori.
Oltre a distinguersi per il suo formato, la versione elettronica del tradizionale blocchetto di tagliandi cartacei offre immediatezza, semplificando le operazioni di gestione interne all’azienda e le modalità di utilizzo.
Il buono pasto elettronico è una tessera dotata di microchip, simile a carte di credito e bancomat, leggibile dai POS della rete di esercenti convenzionati con la società emettitrice.
Inoltre, questo benefit aziendale promuove la trasformazione digitale, rivelandosi un supporto efficace alla gestione dei cambiamenti più importanti nelle modalità di lavoro e nelle abitudini di vita. Vediamo in che modo i buoni pasto elettronici semplifichino la quotidianità, incentivando le scelte alimentari più sane e incrementando il potere d’acquisto dei collaboratori.
Condizioni e utilizzo del buono pasto elettronico
Rispetto ai buoni pasto cartacei che riportano nome del beneficiario, valore facciale, scadenza e spazio per la firma, il formato elettronico si rivela più pratico e smart. La card può essere conservata nel portafogli con tutte le altre tessere, riducendo così il rischio di danneggiare o smarrire il blocchetto di tagliandi.
Ma non è tutto: che si tratti della spesa di prodotti alimentari pronti al consumo o della pausa pranzo presso il bar o il ristorante più vicini all’ufficio, le procedure di pagamento sono immediate, al pari di una qualsiasi transazione elettronica.
Il buono pasto elettronico rappresenta un supporto concreto al potere d’acquisto e alle scelte alimentari sane, dimostrandosi un prezioso alleato in tutti i contesti lavorativi.
Grazie alla possibilità di gestire i caricamenti degli importi dal portale, le imprese possono mettere a disposizione i buoni pasto anche ai dipendenti in smart working. Nel corso dell’emergenza pandemica, questa opportunità si è rivelata indispensabile per offrire ai collaboratori un sostegno concreto, dimostrando vicinanza in un momento molto complesso per tutti.
Nella nuova normalità, caratterizzata dalla diffusione di modelli ibridi e dalla ricerca di un equilibrio tra lavoro in presenza e da remoto, i buoni pasto si rivelano ancora una volta efficaci. I collaboratori possono utilizzarli benefit per consumare il pranzo fuori ufficio, approfittando della pausa per trascorrere tempo con i propri colleghi.
Il ritorno a questa buona abitudine, oggi, assume un importante significato: il pranzo fuori, infatti, rappresenta un sostegno concreto a un intero settore – quello della ristorazione - che sta ancora facendo i conti con le conseguenze della pandemia.
Per quanto riguarda gli esercizi commerciali e la possibilità di utilizzare fino a 8 buoni pasto per transazione al giorno, i formati cartaceo ed elettronico del buono pasto rispettano le medesime disposizioni.
L’articolo 3 del Decreto 122/2017 del MiSE ha stabilito le categorie di soggetti legittimati a esercitare la somministrazione di alimenti e bevande, l’attività di mensa e la vendita al dettaglio di prodotti alimentari:
- ristoranti
- tavole calde
- bar
- mense aziendali e interaziendali
- punti vendita della grande distribuzione organizzata
- mercati rionali
- agriturismi
- ittiturismi
- coltivatori diretti
- spacci aziendali alimentari
Agli utilizzatori dei buoni pasto elettronici è riservata la possibilità di tracciare i movimenti, visualizzare il saldo, ricercare l’esercizio commerciale più vicino e accedere a servizi extra.
Normativa e gestione del benefit
Ora che abbiamo analizzato le opportunità di utilizzo, passiamo alla normativa che regola la defiscalizzazione del benefit e alla gestione amministrativa da parte delle aziende.
Il primo aspetto da sottolineare riguarda i vantaggi fiscali del formato elettronico, stabiliti con la Legge di Bilancio del 1° gennaio 2020 che ha determinato le nuove quote che non concorrono a formare il reddito da lavoro:
- 4,00€ per quanto riguarda la versione cartacea
- 8,00€ per quanto riguarda il formato elettronico
I vantaggi fiscali del buono pasto smart si traducono in un importante strumento di welfare, che permette di generare un circolo virtuoso di benessere e soddisfazione; offrendo un sostegno defiscalizzato ancor più concreto, le imprese contribuiscono a migliorare la qualità della vita, incrementando motivazione e performance.
Infine, è bene fare una riflessione ulteriore sulla nuova normalità lavorativa e le opportunità a disposizione delle imprese di creare un ambiente di lavoro agile e flessibile. Con i buoni pasto elettronici, l’ufficio competente può gestire la distribuzione ai collaboratori da remoto, attraverso un portale dal quale caricare gli importi. Questa soluzione permette di tutelare la flessibilità dei collaboratori, senza dimenticare la possibilità di promuovere una maggiore digitalizzazione.
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