Tra le attività in capo al Dipartimento Risorse Umane, troviamo la pianificazione e l’attuazione di strategie che abbiano l’obiettivo di motivare il personale nel percorso professionale.
Molto spesso, però, queste iniziative non fanno parte di progetti strutturati, ma sono attività una tantum destinate a esaurirsi nel breve periodo e per questa ragione poco efficaci. È necessario superare questo approccio: la valorizzazione della employee experience può essere d’aiuto. Ne parliamo nell’articolo di oggi!
Perché è fondamentale motivare il personale?
Motivare il personale è indispensabile, tra le altre ragioni, per migliorare i livelli di retention e la reputazione agli occhi di nuovi talenti.
Alle nuove necessità - dettate dal momento storico, dalla trasformazione digitale e dall’evoluzione dei processi – devono corrispondere strategie di fidelizzazione sempre aggiornate.
La capacità dei modelli organizzativi di adattarsi alle esigenze dei collaboratori è una caratteristica essenziale nel mercato del lavoro attuale, anche mettendo a disposizione soluzioni e strumenti all’altezza delle aspettative.
Garantendo ai dipendenti un ambiente di lavoro adeguato, si è in grado di generare un circolo virtuoso di benessere, motivazione, soddisfazione e performance. Questi elementi sono alla base della maggiore volontà, dell’impegno e della dedizione; dunque, è necessario non darli per scontati.
Quali sono le sfide che una strategia HR innovativa aiuta a superare?
Oltre alle condizioni legate al momento storico e all’evoluzione dei modelli organizzativi, ogni azienda affronta diverse sfide. Ad esempio, si rileva una presenza sempre più consistente della Generazione Millennial (a oggi, Istat ne conta attivi nel mondo del lavoro circa 7 milioni).
Le fasce anagrafiche più giovani contribuiscono a creare gruppi diversi per competenze ed età. Di conseguenza, le esigenze interne sono differenti e richiedono strategie dinamiche e personalizzate; un piano di iniziative orientato alle diverse esigenze deve essere variegato e comprendere opportunità di formazione e arricchimento, ma anche di mobilità interna.
È necessario inoltre sviluppare asset in linea con le singole competenze, rendendo i ruoli più fluidi e creando frequenti occasioni di confronto, per condividere e scambiare idee.
Infine, occorre lavorare sulla employee experience. Di cosa si tratta? Scoprilo nel prossimo paragrafo.
Employee experience: come valorizzarla motivando il personale
Il concetto di employee experience rientra fra le tendenze da monitorare da parte dei Dipartimenti HR e può rivelarsi uno strumento innovativo per ripensare la strategia, rendendo l’azienda collaboratore-centrica.
L’espressione employee experience fa riferimento alle condizioni che influenzano l’interazione lavorativa, i processi e le attività, estendendo di fatto il concetto di engagement – limitato, per così dire, al coinvolgimento dei dipendenti nel raggiungimento degli obiettivi.
Oggi, perché i collaboratori siano soddisfatti del proprio ruolo, è necessario ottimizzare l’esperienza nel suo complesso, valorizzando persone e relazioni. Lo scopo non è assicurarsi la fiducia dei dipendenti nel breve periodo, magari in corrispondenza dell’assegnazione di un progetto, ma andare oltre, definendo percorsi sempre stimolanti.
Il focus dell’employee experience è migliorare la qualità della vita, offrendo continue ragioni per ritenersi soddisfatti e felici rispetto alla strategia aziendale. Questo approccio nei confronti dei dipendenti si traduce in un’importante leva per fidelizzare i talenti, trattenendoli, attraendone di nuovi e incrementando la competitività e la capacità dell’impresa di accogliere sfide sempre nuove e appaganti.
Motivare il personale: le best practice
Come motivare il personale facendo leva sull’employee experience? Abbiamo preparato una lista di buone pratiche per supportare il Dipartimento HR nella pianificazione di strategie efficaci.
1. Considerare l’employee experience nella cultura aziendale
Perseguire iniziative e obiettivi comuni all’interno di un’organizzazione è determinante: per essere efficace, l’employee experience deve far parte della cultura aziendale e ricoprire un ruolo centrale nella definizione dei modelli di business.
2. Mettersi in ascolto dei collaboratori
Per generare esperienze uniche, che contribuiscano a migliorare i livelli di fidelizzazione, è necessario mettersi in ascolto dei dipendenti, cogliendo così ogni opportunità di intervento.
3. Creare un ambiente di lavoro trasparente
Comunicare a tutti i livelli obiettivi, mission e strategie contribuisce a creare un ambiente di lavoro collaborativo, con ruoli chiari e definiti. Inoltre, la riduzione di frizioni e ostacoli – favorita dalla digitalizzazione - supporta la crescita aziendale e migliora i livelli di soddisfazione.
4. Indicare un percorso di crescita
Preparare i talenti alle sfide del futuro è un presupposto fondamentale per garantire al business crescita e successi. I programmi di formazione personalizzati, uniti a percorsi di carriera definiti e a nuove opportunità di apprendimento migliorano la fiducia dei dipendenti nelle proprie capacità, creando stimoli e occasioni continue per mettersi in gioco.
Nell’articolo di oggi, abbiamo proposto alcuni consigli che speriamo possano essere utili al Dipartimento di Risorse Umane impegnato nell’individuazione degli strumenti giusti per motivare il personale. L’employee experience è un elemento strategico per le imprese, per incrementare le opportunità di business facendo leva su una reputazione eccellente.
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