La pausa pranzo riveste un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi e nel miglioramento delle performance. Per questa ragione, le abitudini alimentari dei collaboratori sono oggetto dell’interesse di sempre più aziende che vogliono fornire linee guida e strumenti efficaci.
Tra questi, troviamo i buoni pasto, soluzioni preziose per promuovere abitudini sane e scelte di consumo di qualità. Ne parliamo nell’articolo di oggi, con alcuni consigli per cogliere i migliori vantaggi dal benefit aziendale più diffuso e apprezzato.
Pausa pranzo: come migliorare le abitudini dei collaboratori?
Il pranzo è molto più di un momento dedicato al pasto, è un’occasione preziosa per ricaricare le energie e recuperare la concentrazione necessaria.
In molti ne riconoscono il ruolo, dimostrandosi attenti nella scelta degli alimenti da consumare e del tempo da dedicare; tuttavia, è ancora diffusa l’idea che questa finestra della giornata possa essere sacrificata senza troppe conseguenze, soprattutto in periodi ricchi di impegni e scadenze.
Prima di fornirti alcune best practice per un’alimentazione attenta composta da pasti bilanciati che supportino energie e concentrazione, approfondiamo il ruolo chiave delle imprese. Se invece vuoi passare subito al paragrafo dedicato ai consigli puoi cliccare qui.
Il ruolo centrale delle imprese nel miglioramento della pausa pranzo
L’azienda può offrire il proprio sostegno nella valorizzazione delle pause pranzo dei collaboratori, attraverso un valido strumento per supportarli nel consolidamento di abitudini più sane. Non è un caso che dal suo ingresso nel panorama dei benefit, il buono pasto sia ancora uno tra i più diffusi e apprezzati.
La ragione è da ricercare nella natura di questa soluzione, pratica e flessibile, che assicura al collaboratore ampia libertà e autonomia di scelta, a partire dal luogo in cui consumare la pausa.
L’ampio network di esercizi commerciali convenzionati permette di godere del pranzo in un bar o ristorante, magari in compagnia dei colleghi, trasformando questo momento in un’importante occasione di socializzazione, oltre che di stacco dalle attività.
La possibilità di presentare i buoni pasto presso i punti vendita della GDO apre anche all’opportunità di consumare pasti preparati a casa, con ingredienti personalmente selezionati.
La diffusione dello smart working a seguito dell’emergenza pandemica non ha escluso i collaboratori in modalità agile dalla possibilità di disporre di questo benefit aziendale. Infatti, come sancito dalla Legge n. 81 del 2017 e ulteriormente confermato dal recente Protocollo sul lavoro agile nel settore privato firmato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalle parti sociali a dicembre 2021, lo smart working è una modalità di esecuzione che si distingue da quella ordinaria solo per i vincoli orari e spaziali e, di conseguenza, deve garantire gli stessi diritti, benefit inclusi.
Questa importante chiarificazione sancisce la perfetta uguaglianza tra modalità di lavoro smart e in presenza in una fase storica particolare, che vede la sempre più concreta diffusione di modelli di lavoro ibridi. A questo link puoi reperire maggiori dettagli.
Anche in questa fase, tuttora caratterizzata da incertezza, i buoni pasto continuano a rappresentare un valido sostegno, sia alle scelte alimentari e al potere d’acquisto dei collaboratori, sia alla ripartenza dei settori colpiti in modo più duro dalla pandemia.
Il buono pasto è disponibile in due formati, cartaceo ed elettronico, con caratteristiche e modalità d’utilizzo distinte: la versione elettronica risulta più pratica e smart rispetto a quella cartacea (che si presenta sotto forma di blocchetti di tagliandi che riportano il valore facciale del buono, spazio per la firma e nome del destinatario e dell’azienda).
Il buono pasto elettronico è una card leggibile tramite POS degli esercenti convenzionati, che semplifica e velocizza la fase di pagamento. Gli importi dovuti sono caricati dagli uffici amministrativi competenti, di mese in mese, attraverso un pratico portale, superando così il passaggio della distribuzione fisica del blocchetto di tagliandi.
Il formato elettronico si distingue anche per i vantaggi fiscali riservati a imprese e collaboratori, definiti dalla Legge di Bilancio 2020 e in particolare dall’aggiornamento delle soglie di defiscalizzazione dei buoni pasto: 8€ per la versione elettronica e 4€ per quella cartacea.
Ora che abbiamo identificato lo strumento più efficace a supporto della qualità della pausa pranzo, ecco i consigli da seguire per cogliere i migliori benefici.
Miti da sfatare e consigli per una pausa pranzo bilanciata
Se da un lato si assiste a una maggiore consapevolezza collettiva rispetto a proprietà e qualità dei cibi, dall’altro lato la costante accessibilità a informazioni (non sempre corrette) contribuisce ad alimentare falsi miti.
Alcuni cibi si distinguono per ricchezza e varietà di nutrienti, tuttavia è sempre bene approfondirne i valori nutrizionali.
Prendiamo ad esempio il modello della dieta mediterranea, che privilegia cereali, verdura, frutta e olio d’oliva, moderando il consumo di dolci, uova e latticini; da tempo è un regime promosso e consigliato per prevenire malattie croniche e controllare l’apporto di sodio, ma non può astenersi da attente valutazioni.
Alcuni frutti come la banana sono estremamente calorici e prevedono una lunga digestione, motivo per cui è preferibile non consumarli alla sera. Allo stesso modo, i cibi come l’avocado sono ricchi di grassi ed è bene moderarne le quantità, scegliendo con cura gli alimenti da abbinare.
Oggi, alcune bevande come l’acqua di cocco sono preferite all’acqua naturale, perché si crede presentino maggiori nutrienti; in alcuni casi, tuttavia, possono causare problemi di gonfiore.
Infine, è ancora diffusa l’idea che i carboidrati siano da evitare quando si segue un regime alimentare restrittivo; nulla di più sbagliato: anche da questi componenti si attingono le calorie necessarie al fabbisogno giornaliero.
Nell’articolo di oggi, abbiamo parlato del ruolo dei buoni pasto nel miglioramento della qualità della vita, per poi passare ad alcuni consigli utili per consumare una pausa pranzo sana e bilanciata.
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